Privacy Daily – 28 febbraio 2022

Protezione dei dati e regolamento antiriciclaggio dell’UE

Nel luglio 2021, la Commissione europea ha introdotto una potenziale autorità e regolamentazione antiriciclaggio. La studiosa Fulbright-Schuman Michelle Frasher esamina le raccomandazioni emesse dal Garante europeo della protezione dei dati sulle proposte antiriciclaggio della Commissione. Sebbene molte delle raccomandazioni. Frasher riassume gli aspetti del parere del GEPD che pongono sfide all’AMLR (Anti-money laundering and countering the financing of terrorism) compresi i registri dei titolari effettivi e le unità di informazione finanziaria. L’analisi su www.iapp.org.

https://iapp.org/news/a/the-eus-anti-money-laundering-regulation-data-protection-part-ii/


Adams punta sull’espansione della controversa tecnologia di sorveglianza della polizia

I gruppi per i diritti civili hanno messo in dubbio la sua costituzionalità. I legislatori statali ne stanno studiando l’efficacia. San Francisco lo ha dichiarato antitetico alla democrazia. Ma il sindaco di New York abbraccia pienamente l’uso della tecnologia di riconoscimento facciale da parte della polizia che si sta sviluppando in modo crescente e sempre più controverso.

https://www.politico.com/news/2022/02/08/adams-police-surveillance-technology-00006230


La Rete è di tutti. Prima dell’innovazione vengono le persone. Prima dell’efficienza, i diritti. Prima della tecnica, la democrazia

Valigia Blu ha lanciato un ciclo di incontri intitolato La Rete è di tutti
Il primo: Per una intelligenza artificiale democratica e femminista (VIDEO; podcast qui) Il secondo: Ma l’intelligenza artificiale fa bene al pianeta? (podcast qua)

https://www.valigiablu.it/rete-futuro-tecnologie/

La privacy secondo te: la parola a Bruno Vespa

Nella puntata di oggi de “La privacy secondo te”, la rubrica con Italian Tech, ci siamo fatti raccontare da un ospite d’eccezione, Bruno Vespa che ringrazio, cos’è per lui, nel suo vissuto, nella sua lunga carriera giornalistica, la privacy.

La rubrica nasce con l’obiettivo di portare la privacy dove solitamente non arriva, ribaltando il teorema tradizionale: non è il Garante che viene intervistato ma è il Garante che intervista personaggi della politica, dello spettacolo, dello sport e gente comune sul tema della privacy. A tutti gli ospiti vengono poste le stesse 9 domande più una, speciale, su misura.

Guarda qui l’intervista.

Privacy Daily – 25 febbraio 2022

ICO: guida sulla video sorveglianza

L’Ufficio del Commissario per le informazioni del Regno Unito ha pubblicato linee guida sull’uso dei sistemi di videosorveglianza per raccogliere ed elaborare dati personali. Le raccomandazioni si concentrano sulle migliori pratiche per le attività relative ai dati relative a “capacità emergenti che possono aiutare il processo decisionale umano, come l’uso della tecnologia di riconoscimento facciale e degli algoritmi di apprendimento automatico”. L’ICO esorta specificamente le forze dell’ordine a prendere in considerazione le linee guida se i loro usi di videosorveglianza rientrano nell’ambito del regolamento generale sulla protezione dei dati del Regno Unito.

https://ico.org.uk/for-organisations/guide-to-data-protection/key-dp-themes/guidance-on-video-surveillance/


La Norvegia non può fermare il trasferimento dei dati di Telenor ai governanti-ministri del Myanmar

Il ministro dell’industria norvegese ha affermato che il governo non sarebbe in grado di fermare un trasferimento di metadati di proprietà statale di Telenor che appartengono a 18 milioni di clienti del Myanmar, riferisce Reuters. In risposta a un colpo di stato militare in Myanmar l’anno scorso, Telenor ha deciso di vendere a un provider di telefonia mobile locale tra le “continue pressioni” della giunta per attivare la tecnologia di sorveglianza di intercettazione. I gruppi per i diritti umani hanno chiesto a Telenor di interrompere la vendita o eliminare i dati, ma la società ha affermato che ciò metterebbe in pericolo i dipendenti che lavorano all’interno del Myanmar.

https://www.reuters.com/business/media-telecom/norway-minister-says-unable-prevent-transfer-telenor-data-myanmar-rulers-2022-02-16/


EDPB: la risposta sul protocollo della convenzione sulla criminalità informatica sui trasferimenti di dati

In una risposta alla commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo, il Comitato europeo per la protezione dei dati ha affermato che la protezione dei dati personali trasferiti a paesi terzi risultanti dal secondo protocollo aggiuntivo alla Convenzione sulla criminalità informatica “deve essere essenzialmente equivalente al livello dell’UE di protezione.” L’EDPB ha inoltre adottato una versione finale delle Linee guida sui codici di condotta come strumento per i trasferimenti e una lettera sulla responsabilità dell’IA, accogliendo con favore i piani per adattare le regole all’intelligenza artificiale.

https://edpb.europa.eu/news/news/2022/edpb-adopts-reply-libe-2nd-additional-protocol-cybercrime-convention-guidelines_en

Privacy Daily – 24 febbraio 2022

La Commissione propone nuove regole sui dati in tutti i settori economici. Il Data Act – dice la Commissione – garantirà l’equità nell’ambiente digitale, stimolerà un mercato dei dati competitivo, aprirà opportunità di innovazione basata sui dati e renderà i dati più accessibili a tutti. Porterà a servizi nuovi e innovativi e prezzi più competitivi per i servizi aftermarket e gli oggetti connessi, in linea con gli obiettivi digitali per il 2030.

https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_22_1113


L’appello di gruppi della società civile e di accademici ai legislatori UE

“IL DMA deve consentire agli utenti, sia individualmente che collettivamente, di intentare azioni esecutive per violazione delle regole DMA dinanzi ai tribunali nazionali”, ha affermato il gruppo in una lettera aperta alle istituzioni dell’UE.

https://www.reuters.com/article/idUSKBN2KR0AR


Il procuratore generale del Texas intenta una causa contro Meta per la tecnologia di riconoscimento facciale di Facebook

Il Texas ha citato in giudizio la società madre di Facebook Meta per aver sfruttato i dati biometrici di milioni di persone nello Stato. La società, secondo una causa intentata dal procuratore generale dello stato Ken Paxton, ha violato le leggi sulla privacy dello stato e dovrebbe essere responsabile per miliardi di dollari di danni.

https://www.npr.org/2022/02/15/1080769555/texas-sues-meta-for-misusing-facial-recognition-data?t=1645616107677

Governare il futuro – La voce non mente (o almeno non mentiva)

Era il 2000 e un virus informatico attaccò nello stesso giorno oltre 10 milioni di computer in giro per il mondo semplicemente inviando una mail il cui oggetto diceva “I love you”. 7 caratteri – 9 spazi inclusi – capaci di accendere la curiosità della più parte dei destinatari, farli cedere alla tentazione e di indurli ad aprire il messaggio. Al resto pensava il codice che si installava subdolamente nei computer dei malcapitati. Oltre 5 miliardi e mezzo di dollari i danni da contagio stimati.

È per questo che c’è poco da sorridere ad ascoltare la voce di un robot o meglio la voce di un’attrice utilizzata attraverso un algoritmo di intelligenza artificiale per replicare una persona che flirta con un’altra, sussurrandole parole d’amore con gli stessi ammiccamenti acustici, le pause emotive, le inflessioni vocali, gli effetti sonori da labbra che si mordono, che probabilmente veicolerebbero il messaggio se a pronunciarle fosse una persona reale, una persona in carne ed ossa.

Ci siamo o almeno siamo molto vicini al risultato. L’intelligenza artificiale applicata al cosiddetto deepfake vocale non si limita più semplicemente a far pronunciare ad un robot espressioni identiche a quelle che potrebbe pronunciare una persona in carne ed ossa, ma che non ha mai pronunciato.

Ora è capace – o quasi capace – di farlo ricreando persino quei minuscoli gesti, quei segnali, quegli indici sintomatici di emozioni, stati d’animo e sentimenti che arricchiscono quello che diciamo. Insomma, i robot non si limitano più solo a dire quello che diciamo noi, quando lo vogliamo noi, ma stanno imparando anche a dirlo come lo diciamo noi.

La voce non mente, si diceva sino a non molto tempo fa. E lo si diceva proprio perché le parole che si pronunciano a parte spesso – o forse quasi sempre – a condizione naturalmente di saper ascoltare, la voce lascia trasparire, al di là appunto delle parole, le emozioni e lo spirito che a quelle parole danno sostanza. E talvolta l’intonazione che si usa, le pause, i sorrisi, tradiscono le parole stesse e suggeriscono che quello che si dice non è ciò che si pensa o al contrario, per fortuna giacché è più frequente dire la verità che mentire, quelle stesse emozioni rafforzano e danno forma alle nostre parole e alle nostre emozioni.

Ecco ora – o almeno da qui a poco – tante certezze andranno ridimensionate. La voce mentirà tanto quanto le parole, o almeno potrà farlo. E chissà in quanti ci cadremo, chissà soprattutto a quali usi oltre a quelli assolutamente legittimi dell’universo dell’intrattenimento per i quali questi algoritmi di intelligenza artificiale sono creati, verranno piegati. Specie perché si tratta e si tratterà sempre di più di applicazioni tecnologiche a portata di mano per chiunque.

L’unico limite è la fantasia. Pensate a quante vittime potrebbe fare un truffatore o una truffatrice del cuore tipo quello che ha ispirato la serie TV in onda su Netflix, il truffatore di Tinder, con un giocattolo di questo genere capace di produrre in una manciata di minuti centinaia di messaggi di amore da indirizzare ad altrettante persone.

Più che sulle regole dell’intelligenza artificiale, che pure in taluni casi servono, dobbiamo investire ogni risorsa a disposizione nella educazione alla convivenza tra uomini e macchine, tra uomini e algoritmi e soprattutto dobbiamo investire ogni risorsa disponibile a inoculare l’etica sin dalla progettazione degli algoritmi e a fare in modo che la stessa etica ne guidi ogni forma di impiego.

Buona giornata!

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Privacy Daily – 23 febbraio 2022

Meta: watchdog irlandese e la possibile sospensione del trasferimento dei dati UE-USA

L’Irish Times riporta che la Commissione irlandese per la protezione dei dati ha raggiunto una decisione preliminare per sospendere i trasferimenti di dati di Facebook tra l’UE e gli Stati Uniti

https://www.irishtimes.com/business/facebook-s-meta-facing-order-from-irish-regulator-to-suspend-data-transfers-to-us-1.4808534


Introdotte le norme sulla privacy diversi stati degli Stati Uniti

Il senatore statale Joseph Rafferty, D-Maine, ha introdotto “Un atto per proteggere la privacy dei consumatori dando loro un maggiore controllo dei loro dati e per stabilire tutele dei consumatori”. La commissione per la tecnologia dell’informazione della Iowa House ha votato un disegno di legge, idoneo per essere votato in aula. L’Oklahoma House Technology Committee ha approvato l’HB 2969 Oklahoma Computer Data Privacy Act. Le segnalazioni di wwww.iapp.org

https://iapp.org/news/a/privacy-bills-introduced-advancing-in-several-u-s-states/


Bando per il reclutamento di esperti a supporto dei Garanti europei

Il Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB), che riunisce i Garanti europei, intende costituire un pool di esperti qualificati che possano collaborare con le Autorità privacy dello Spazio economico europeo (SEE) nelle diverse fasi delle attività di indagine ed esercizio dei loro poteri previsti dalla normativa sulla protezione dei dati. Gli esperti verranno impiegati in numerosi ambiti, tra i quali: l’audit informatico, la sicurezza dei siti web, i sistemi operativi e le app mobili, l’IoT, il cloud, la pubblicità comportamentale, le tecniche di anonimizzazione, le tecniche di cifratura, l’intelligenza artificiale.

https://edpb.europa.eu/news/news/2022/call-experts-new-edpb-support-pool-experts_en

Privacy Daily – 22 febbraio 2022

Lo studio: gli smartphone possono rivelare la tua identità, violando la privacy

il tempo che una persona trascorre su diverse app per smartphone è sufficiente per identificarla da un gruppo più ampio in più di uno su tre casi, affermano i ricercatori, che avvertono delle implicazioni per la sicurezza e la privacy. I ricercatori delle università di Lancaster e Bath hanno analizzato i dati degli smartphone di 780 persone.

https://zeenews.india.com/technology/smartphones-may-reveal-your-identity-breaching-privacy-study-2438387.html


Google e i suoi piano per la privacy

I cambiamenti di Google e Apple sono significativi perché la pubblicità digitale basata sull’accumulo di dati sugli utenti ha sostenuto Internet negli ultimi 20 anni. Ma quel modello di business sta affrontando moleplici sfide, poiché gli utenti sono diventati più cauti e sospettosi riguardo la raccolta di dati di vasta portata in mezzo a una generale sfiducia nei confronti dei giganti della tecnologia.

https://www.nytimes.com/2022/02/16/technology/google-android-privacy.html?searchResultPosition=1


Riunione plenaria dell’EDPB

L’EDPB ha annunciato che la sessione plenaria del 22 febbraio sarà caratterizzata da discussioni sulle linee guida aggiornate per l’utilizzo dei codici di condotta come strumenti per il trasferimento dei dati. Le linee guida sull’uso dei codici di condotta sono state adottate nel luglio 2021. Il consiglio discuterà anche il parere congiunto con il garante europeo della protezione dei dati sull’estensione del regolamento sulla certificazione COVID-19 e gli aggiornamenti dalla task force di Google Analytics del consiglio.

https://edpb.europa.eu/our-work-tools/agenda/2022/edpb-plenary-meeting-22-february_en

Privacy Daily – 21 febbraio 2022

Il comitato della Camera degli Stati Uniti riapre il dialogo sulla legislazione federale sulla privacy

Il primo forum del Congresso del 2022 sulla legislazione globale sulla privacy viene dalla Commissione per l’amministrazione della Camera degli Stati Uniti che ha tenuto un’audizione intitolata “Big Data: Privacy Risks and Needed Reforms in the Public and Private Sectors”.

https://iapp.org/news/a/us-house-committee-re-opens-dialogue-on-federal-privacy-legislation/


La CNIL adotta uno standard sul trattamento dei dati dei bambini nel settore sanitario e sociale

L’autorità francese per la protezione dei dati (“CNIL”) di aver adottato una norma sulla protezione dei dati personali dei bambini e adulti di età inferiore ai 21 anni. In particolare, la norma, destinata a privati ​​e organizzazioni pubbliche che forniscono assistenza sociale, sanitaria, educativa e legale, fornisce regole e linee guida specifiche in merito all’applicazione del Regolamento generale sulla protezione dei dati (Regolamento (UE) 2016/679) (‘GDPR ‘).

https://www.dataguidance.com/news/france-cnil-adopts-standard-processing-childrens-data


L’università si scusa per il progetto di monitoraggio della posizione

La George Washington University si è scusata con studenti e personale per il programma pilota per il monitoraggio delle posizioni nel campus, riporta il Washington Post. Il programma ha utilizzato i dati raccolti dai punti Cisco WiFi. In una lettera alle parti potenzialmente interessate, l’Univerisità ha affermato che “potrebbe esistere in teoria la possibilità di tracciare le persone nel nostro campus, ma tale capacità non è stata utilizzata né contemplata in questo pilota”.

https://www.washingtonpost.com/dc-md-va/2022/02/12/gwu-cell-phone-tracking-students/