Governare il futuro – The social atrocity: Amnesty accusa Facebook di pulizia etnica

L’accusa al colosso di Mark Zuckerberg di essere responsabile di una delle più cruenti operazioni della storia moderna: quella condotta nel 2017, nel nord del Myanmar, contro i Rohingya.

Si chiama The social atrocity lo studio appena pubblicato da Amnesty International con il quale l’organizzazione internazionale accusa Facebook, ora Meta, di essere responsabile di una delle più cruenti operazioni di pulizia etnica della storia moderna: quella condotta nel 2017, nel nord del Myanmar, contro i Rohingya, una minoranza musulmana. Centinaia di persone massacrate, inclusi molti bambini, torture e violenze sessuali in danno di donne, ragazze e bambine, villaggi dati alle fiamme e oltre settecentomila Rohingya – l’80% della minoranza che viveva in Myanmar – costretti a fuggire in Bangladesh abbandonando casa, affetti, cultura e città natali. Di tutto questo, secondo Amnesty international, Facebook sarebbe tanto direttamente e indiscutibilmente responsabile che ora dovrebbe risarcire economicamente le vittime, a vario titolo, di tanta brutale e disumana violenza.

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Privacy Daily – 30 settembre 2022

TikTok rischia una multa da 29 milioni di dollari nel Regno Unito

TikTok rischia una multa di 27 milioni di sterline (29 milioni di dollari) nel Regno Unito dopo che l’ICO, l’Information Commissioner’s Office, l’autorità di regolamentazione britannica ha segnalato criticità nella gestione delle politiche dell’azienda rispetto alla privacy dei bambini. L’Information Commissioner’s Office ha formulato un “avviso di intenti” informando l’azienda di possibili profili di violazione della la legge britannica sulla protezione dei dati personali. Secondo quanto prospettato dall’ICO, TikTok potrebbe aver elaborato i dati di bambini di età inferiore ai 13 anni senza il consenso dei genitori e non avrebbe offerto sufficienti informazioni agli utenti. “Vogliamo tutti che i bambini possano imparare e sperimentare il mondo digitale, ma con adeguate protezioni della privacy dei dati”, ha affermato il commissario per l’informazione John Edwards.

https://www.cnbc.com/2022/09/26/tiktok-may-face-29-million-uk-fine-for-failing-to-protect-kids-privacy.html


UE: nuove regole di responsabilità sui prodotti e sull’IA per tutelare i consumatori e favorire l’innovazione

La Commissione europea ha adottato una proposta per l’armonizzazione delle norme sui ricorsi dei consumatori nella direttiva sulla responsabilità dell’intelligenza artificiale. Le norme proposte consentiranno ai consumatori di presentare richieste di risarcimento danni “causati da comportamenti illeciti” in relazione alle tecnologie di IA. La Commissione ha affermato che la base delle contestazioni potranno includere anche “violazioni della privacy o danni causati da problemi di sicurezza”.

https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_22_5807


Emendamenti alla proposta di legge canadese sulla sicurezza informatica

Obiezioni al progetto di legge federale sulla sicurezza informatica, Bill C-26, introdotto a giugno. Secondo molti attivisti, il disegno di legge “rischia di minare i nostri diritti alla privacy e i principi di governance responsabile e del giusto processo che sono il tessuto della democrazia canadese”. Con la privacy, gli attivisti affermano che il disegno di legge consente agli enti governativi di “raccogliere ampie categorie di informazioni da operatori designati” e “successivamente distribuirle a organizzazioni nazionali, e forse straniere”.

https://openmedia.org/press/item/concerns-with-cybersecurity-bill-c-26

Garantismi – Il Manifesto di Pietrarsa

Durante State of privacy ’22, organizzato dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, è stato firmato il Manifesto di Pietrarsa.
Con Matteo Flora spieghiamo perché è un documento importante nella nuova puntata di Garantismi.

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