Governare il futuro: Segreti poco segreti: una ricerca fa tremare le amministrazioni pubbliche di mezzo mondo

Tre ricercatori dell’Università dell’Illinois hanno appena pubblicato i risultati di una ricerca che, probabilmente, sta facendo letteralmente tremare i polsi alle amministrazioni di mezzo mondo e non solo alle amministrazioni.

I ricercatori hanno analizzato le undici soluzioni software più diffuse per la cancellazione o il mascheramento di alcune porzioni di documenti digitali così da consentirne la comunicazione o la pubblicazione, proteggendo, tuttavia, la riservatezza o segretezza di talune informazioni in essi riportate.

Si tratta delle ormai classiche “pecette” digitali che sempre più di frequente campeggiano su milioni di documenti resi disponibile online, in particolare, da parte delle amministrazioni obbligate, magari per legge, a condividerli ma salvaguardando la privacy o, addirittura, la segretezza di talune informazioni più sensibili delle altre o, più semplicemente, in relazione alle quali non sussistono motivi che ne giustifichino la pubblicità.

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Privacy Daily – 30 Novembre 2022

USA: gruppi in difesa della società civile lanciano l’allarme sul Kids Online Safety Act in corso di approvazione: “può danneggiare i minori”

Più di 90 gruppi in difesa della società civile hanno scritto una lettera ai legislatori del del Senato degli Stati Uniti contro l’approvazione del proposto Kids Online Safety Act. come riferisce CNBC. I gruppi hanno ritenuto che il disegno di legge potrebbe “mettere a repentaglio l’accesso dei giovani alle tecnologie crittografate end-to-end”, determinare danni non intenzionali tra cui “forme aggiuntive di sorveglianza e controllo digitale”. Il senatore Richard Blumenthal, D-Conn., un sostenitore del disegno di legge, ha affermato di essere “sempre disposto a lavorare con le parti interessate, ma l’inazione avvantaggia solo Big Tech.

https://www.cnbc.com/2022/11/28/kids-online-safety-act-may-harm-minors-civil-society-groups-warn.html


L’Australia approva il disegno di legge di modifica della legislazione sulla privacy

Il Parlamento dell’Australia ha approvato in via definitiva il disegno di legge di modifica della legislazione sulla privacy del 2022 che modifica il Privacy Act del 1988, aumentando le multe per violazione dei dati a 50 milioni di dollari australiani, Il commissario australiano per l’informazione e per la privacy Angelene Falk ha affermato che i cambiamenti creano “rimedi per i consumatori” ai sensi del regolamento generale sulla protezione dei dati dell’UE e “facilitano l’impegno con le autorità di regolamentazione nazionali e le nostre controparti internazionali per aiutarci a svolgere il nostro ruolo normativo in modo efficiente ed efficace”.

https://www.aph.gov.au/Parliamentary_Business/Bills_Legislation/Bills_Search_Results/Result?bId=r6940


La PPA israeliana pubblica una guida alla valutazione dell’impatto sulla privacy

L’autorità israeliana per la protezione della privacy ha pubblicato una guida con raccomandazioni dettagliate su come condurre valutazioni dell’impatto sulla privacy. La PPA ha affermato che la guida aiuta le organizzazioni a identificare i rischi per la privacy “in una fase iniziale e le aiuterà ad affrontarli in un modo più semplice ed efficiente e, di solito, anche a un costo inferiore”. Sebbene le valutazioni dell’impatto sulla privacy non siano obbligatorie per la legge israeliana, la PPA ha affermato che la revisione degli impatti sulla privacy “durante l’impostazione e la gestione di nuovi progetti” avvantaggia l’organizzazione e i suoi clienti.

https://www.gov.il/he/departments/news/taskir_privacy_news

Privacy Daily – 29 Novembre 2022

Con i Big Data le città diventano laboratori a cielo aperto

Grazie ai Big Data le nostre città possono trasformarsi in laboratori a cielo aperto dove sperimentare nuove soluzioni per la mobilità, l’energia e i trasporti in un’ottica di maggiore sostenibilità. Lo dimostrano le ricerche presentate da Carlo Ratti, Direttore del Senseable City Lab del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston, nella lectio magistralis tenuta in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

https://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/hitech/2022/11/22/con-i-big-data-le-citta-diventano-laboratori-a-cielo-aperto_fb628f1c-4863-4a1d-b4ad-e05739d7e93f.html


Newsletter del Garante per la protezione dei dati personali

Fidelity card: il Garante privacy sanziona Douglas Italia per 1 milione e 400 mila euro. Il Garante multa Vodafone, il call center deve dare informazioni comprensibili. Dossier sanitario, Garante: l’emergenza Covid non cancella le tutele privacy. Sì alla piattaforma concessioni di beni pubblici, ma più tutele per i dati personali, la newletter del Garante pr la protezione dei dati personali.

https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9826440


Cybersicurezza: Enisa, nel 2022 scesi gli investimenti Ue

Nonostante la crescente minaccia di cyberattacchi, come dimostrato dall’attacco che ha colpito l’Europarlamento, gli investimenti per le tecnologie informatiche dedicate alla sicurezza nell’Unione europea non sono cresciuti, bensì sono calati dell’1% rispetto al 2021. Lo rileva uno studio dell’Enisa, l’agenzia Ue per la cybersicurezza, che ha analizzato i dati raccolti da più di 1000 operatori del settore informatico attivi nei 27 Stati membri dell’Unione.

https://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/hitech/2022/11/24/cybersicurezza-enisa-nel-2022-scesi-gli-investimenti-ue_a4cea478-7280-43e2-9228-32d6f445ba38.html

Governare il futuro: Rendere reato il porno deep fake: un’idea inglese da imitare

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La tecnologia per la manipolazione di foto e video digitali migliora giorno dopo giorno e, soprattutto, diventa ogni giorno più facile da usare e più alla portata di centinaia di milioni di persone con la conseguenza che il fenomeno del deep fake – il moderno fotomontaggio digitale attraverso il quale, ad esempio, si “incolla” il volto di una persona sul corpo di un’altra – si diffonde sempre di più. E, purtroppo, si diffonde, alla stessa velocità, anche un particolare filone dello stesso fenomeno noto come porno deep fake: si prende una foto o un video di sesso esplicito che ritrae, magari, porno attori, e si “appiccica” digitalmente sui loro corpi il volto di una o più persone reali, dando a credere a chiunque si imbatta nel video o nella foto che siano questi ultimi i reali protagonisti della scena.

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Privacy Daily – 28 Novembre 2022

Regno Unito: decisione sui dati con la Corea del Sud per “aiutare a sbloccare la crescita economica

Il Dipartimento per il digitale, la cultura, i media e lo sport (DCMS) del Regno Unito ha annunciato la finalizzazione della decisione di adeguatezza del paese con la Corea del Sud. È la prima decisione di adeguatezza raggiunta dal Regno Unito dall’uscita dall’Unione Europea. Il DCMS britannico ha affermato che la decisione e le sue “nuove libertà” andranno a beneficio di “molte piccole e medie imprese che potrebbero aver evitato i trasferimenti internazionali di dati in Corea a causa di questi oneri”. La decisione e la successiva legislazione sono state presentate al Parlamento del Regno Unito e dovrebbero entrare in vigore il 19 dicembre.

https://www.gov.uk/government/news/uk-finalises-landmark-data-decision-with-south-korea-to-help-unlock-millions-in-economic-growth


Come funzionano gli algoritmi dei rider

Rider

“Sabato 2 ottobre Sebastian Galassi, un rider di 26 anni, è morto in un incidente sul lavoro avvenuto a Firenze. Poco dopo le 21:30 Galassi, in sella alla sua moto, è stato urtato da un suv Range Rover durante una consegna. È morto nella notte a causa dei traumi e delle ferite riportate nello schianto. Secondo una prima verifica fatta dagli agenti della Polizia locale, l’autista del suv sarebbe passato con il semaforo giallo. Mercoledì 5 ottobre i rider di Firenze hanno organizzato uno sciopero per chiedere più sicurezza e per denunciare il controllo del lavoro da parte degli algoritmi delle piattaforme. I rider, i fattorini che consegnano il cibo attraverso piattaforme come Glovo e Deliveroo, si sono detti stanchi di essere «schiavi degli algoritmi”.

https://www.ilpost.it/2022/11/24/algoritmi-rider/?homepagePosition=4&utm_source=substack&utm_medium=email


L’autorità di protezione dei dati del Baden- Württemberg: nuovo codice di condotta

Il Commissario statale per la protezione dei dati e la libertà di informazione del Baden-Württemberg ha pubblicato un codice di condotta per i responsabili del trattamento, offrendo regole standardizzate per supportare le aziende nell’applicazione del regolamento generale sulla protezione dei dati dell’UE. I soggetti che seguiranno il codice saranno destinatari di un monitoraggio regolare da parte di un organismo accreditato dalla LfDI, ha dichiarato il commissario Stefan Brink. “L’autoregolamentazione è un’eccellente opportunità per adattare l’elaborazione dei dati alle esigenze delle industrie: il GDPR offre questa opportunità, che ora stiamo implementando”, ha affermato Brink.

https://www.baden-wuerttemberg.datenschutz.de/verhaltensregeln-fuer-auftragsverarbeiter/


Governare il futuro: Le parole d’odio che restano in rete: le grandi piattaforme le rimuovono meno di prima

La Commissione europea ha appena pubblicato il settimo report sullo stato di attuazione sul codice di condotta per il contrasto alle parole d’odio online e la conclusione non è entusiasmante: “Il numero di notifiche esaminate entro 24 ore (64,4%) è diminuito rispetto al 2021 (81%) e al 2020 (90,4%). Solo TikTok ha aumentato le sue performance (dall’82,5% al 91,7%).

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Privacy Daily – 25 novembre 2022

La Commissione europea introduce la legislazione sull’interoperabilità del settore pubblico

La Commissione europea ha proposto “L’interoperable Europe Act”, volto a semplificare la condivisione dei dati del settore pubblico tra gli Stati membri dell’UE. Secondo la commissione, la legislazione proposta sosterrà “flussi di dati affidabili” e “la creazione di una rete di pubbliche amministrazioni digitali sovrane e interconnesse”. La commissione ha aggiunto che la proposta mira a “garantire la fornitura continua di servizi pubblici oltre i confini, settori e organizzativi”.

https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_22_6907


Meta citato in giudizio nel Regno Unito

Avviata dall’attivista tecnologica e per i diritti umani Tanya O’Carroll, la causa intentata presso l’Alta Corte di Londra nei confronti di Meta prende di mira il targeting pubblicitario, in particolare, secondo l’attivista, “Facebook di Meta Platforms continua a raccogliere dati personali per il targeting degli annunci” e si chiede che la società interrompa questa pratica. secondo quanto riferisce Media Post. Meta ha recentemente annunciato aggiornamenti sulla privacy per gli adolescenti su Instagram e Facebook, comprese le impostazioni sulla privacy predefinite per gli utenti di Facebook sotto i 16 anni o sotto i 18 anni in alcuni paesi.

https://www.mediapost.com/publications/article/380004/meta-sued-in-uk-suit-alleges-personal-data-collec.html


Il Consiglio dell’UE pubblica la nuova proposta di testo del Cyber ​​Resilience Act

La presidenza ceca del Consiglio dell’Unione europea ha pubblicato un nuovo testo sulla proposta di Cyber ​​Resilience Act, legislazione tesa ad emanare requisiti di sicurezza informatica per i dispositivi connessi e i relativi servizi, come riferisce Euractiv. Agli Stati membri non viene impedito di imporre restrizioni nazionali sui prodotti digitali, compresi quelli relativi alla sicurezza nazionale.

https://www.euractiv.com/section/cybersecurity/news/eu-council-mulls-broad-national-security-carveouts-in-iot-cybersecurity-law/

Privacy Daily – 24 Novembre 2022

I relatori del Parlamento europeo: nuovi emendamenti di compromesso che ridisegnano la struttura di applicazione della legge sull’IA.

Gli eurodeputati Dragoș Tudorache e Brando Benifei hanno condiviso un nuovo testo di compromesso riguardante l’applicazione del regolamento sull’IA. L’AI Act intende porre all’intelligenza artificiale in base al suo potenziale sviluppo di crescita e di rischio dell’AI. Il testo di compromesso conferisce all’autorità nazionale di vigilanza il compito di condurre ispezioni in loco e remote senza preavviso in talune circostanze, acquisire campioni relativi a sistemi ad alto rischio e acquisire prove per identificare la non conformità.

https://www.euractiv.com/section/digital/news/leading-meps-tackle-enforcement-in-ai-regulation/


I dispositivi di realtà virtuale utilizzati nelle scuole violano le leggi sulla privacy

Un’analisi di Common Sense Media ha identificato seri problemi di privacy con i sette dispositivi di realtà virtuale più popolari utilizzati nelle scuole, riferisce Government Technology. Girard Kelly, consulente legale senior e direttore del programma sulla privacy, ha affermato che non si può raccomandare “nessun dispositivo in questo momento per scuole e distretti che non violerebbe potenzialmente le leggi statali o federali sulla privacy”. Il rapporto afferma che i dispositivi esaminati mostrano pubblicità di terze parti, hanno politiche sulla privacy poco chiare o che i dati degli utenti potrebbero essere utilizzati per scopi pubblicitari e di tracciamento.

https://www.govtech.com/education/k-12/common-sense-media-says-school-vr-tools-violate-privacy-laws


Social, è boom tra gli under 14, 40% ha un profilo pubblico

Under 14 e social network: iscrizione precoce e ricerca dell’approvazione sociale. È quanto emerge da una ricerca effettuata dal Dipartimento di Scienze Umane, Sociali e della Salute dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, su un campione di oltre 2.000 ragazzi di età compresa fra gli 11 e i 13 anni. Secondo i dati, l’88% degli intervistati dichiara di usare con regolarità i social network, nonostante il limite di età per accedere alle piattaforme sia fissato per legge a 14 anni. La percentuale sale al 100% nel caso dei tredicenni. E 4 ragazzi su 10 hanno un profilo pubblico, con i vari rischi legati alla gestione della privacy.

https://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/hitech/2022/11/22/social-e-boom-tra-gli-under-14-40-ha-un-profilo-pubblico_be1b2e45-5739-4d26-bcce-f68e41e4db12.html

Privacy Daily – 23 Novembre 2022

Meta: aggiornamenti sulla privacy per gli adolescenti su Instagram e Facebook

Meta ha annunciato di aver introdotto nuovi aggiornamenti sulla privacy per gli adolescenti su Instagram e Facebook. In particolare, tutti coloro che hanno meno di 16 anni, o meno di 18 in alcuni paesi, avranno impostazioni private quando si iscrivono a Facebook. La società sta inoltre collaborando con il National Center for Missing and Exploited Children per costruire una piattaforma globale destinata a impedire che le immagini degli adolescenti vengano condivise online.

https://techcrunch.com/2022/11/21/meta-rolls-out-new-privacy-updates-teens-instagram-facebook/


FTC ha esortato a regolamentare il modo in cui le piattaforme offrono contenuti ai minori

Inoltre, secondo MediaPost, 21 gruppi di difesa hanno inviato una petizione alla Federal Trade Commission (FTC) sollecitando l’agenzia a regolamentare le tecniche di progettazione potenzialmente dannose associate ai servizi online per bambini. Tra le organizzazioni che aderiscono alla petizione includono Accountable Tech, l’American Academy of Pediatrics, l’Electronic Privacy Information Center e Public Citizen.

https://www.mediapost.com/publications/article/379917/ftc-urged-to-regulate-how-platforms-display-conten.html


Scozia: piattaforma di identità digitale dal 2023

Il governo scozzese intende testare una propria piattaforma di identità digitale all’inizio del prossimo anno, realizzando un progetto pilota con Disclosure Scotland. Il responsabile della politica scozzese per l’identità digitale, Gavin Ross, ha dichiarato: “Il nostro obiettivo è rendere più facile e veloce per le persone usufruire dei servizi pubblici scozzesi”, aggiungendo che il sistema sarà costruito attorno ai principi di “scelta, controllo e sicurezza”.

https://www.computerweekly.com/news/252527374/Scottish-government-to-pilot-digital-identity-platform-in-early-2023

Privacy Daily – 22 Novembre 2022

Procuratori USA chiedono all’FTC limiti alla raccolta dei dati

MediaPost riporta che 31 procuratori generali degli Stati degli Stati Uniti hanno scritto una lettera alla Federal Trade Commission nella quale chiedendo limiti obbligatori per la raccolta dei dati, affermando che i consumatori sono “costretti a condividere più dati personali di quando dovrebbero” in base all’attuale regime. “È fondamentale che la Commissione prenda in considerazione i requisiti di minimizzazione dei dati”, scrivono i procuratori generali in una nota promossa in particolare dal procuratore generale del Massachusetts (e governatore eletto) Maura Healey, cui si sono uniti procuratori generali bipartisan di altri 31 stati e del Distretto di Columbia.

https://www.mediapost.com/publications/article/379909/attorneys-general-want-ftc-to-limit-data-collectio.html


L’Information Commissioner’s Office (ICO) UK: trasferimenti internazionali, potenziare innovazione e crescita proteggendo le informazioni personali

L’ufficio del Commissario per le informazioni del Regno Unito ha annunciato nuove linee guida e nuove risorse per le valutazioni del rischio di trasferimento dei dati. L’ICO ha affermato che la sua guida presenta un “approccio alternativo e realizzabile” rispetto alle linee guida del Comitato europeo per la protezione dei dati, parlando di un processo di valutazione “ragionevole e proporzionato”. Lo strumento di valutazione lanciato dall’ICO pondera il rischio in base alla circostanza “se il trasferimento aumenta in modo significativo il rischio di violazione della privacy o di altri diritti umani”.

https://ico.org.uk/about-the-ico/media-centre/news-and-blogs/2022/11/blog-international-transfers-empowering-innovation-and-growth-whilst-protecting-people-s-personal-information/


Metaverso non solo per giovani, in Italia attrae ‘over 36’

Il metaverso non è solo un posto per giovani, anzi la nuova realtà tecnologica attrae maggiormente gli ‘over 36’. I ragazzi sotto i 25 anni, contrariamente a quanto ci si possa aspettare, si dimostrano più indecisi e hanno paura si perda il contatto con la vita fisica. Sono alcuni dati che emergono dalla ricerca condotta da Ipsos e dall’Osservatorio sul Metaverso che toglie il velo a dubbi e curiosità degli italiani nei confronti di questa nuova realtà immersiva che genera comunque diffidenza su accessibilità e anche a livello economico.

https://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/hitech/2022/11/18/metaverso-non-solo-per-giovani-in-italia-attrae-over-36_bae8db1a-d7dd-4f7a-97ff-e47da48da6ea.html