Federica è una ragazza di sedici anni. Nei giorni scorsi un amico la chiama e le dice che su Telegram gira una sua foto che non le farà piacere vedere e gliela manda. È uno screenshot di un suo video pubblicato su Instagram ma è ritoccato perché appaia un’immagine pornografica, esplicita, senza mezze misure. Continua …
Leggere il pensiero non è più fantascienza
In casa Facebook ci tengono a dire che la loro ultima rivoluzionaria invenzione non legge la mente ma intercetta il pensiero che il cervello trasmette attraverso il sistema nervoso alle mani ma, evidentemente, cambia poco. Un’altra pagina di fantascienza da ri-catalogare come pagina di storia come, ormai, succede sempre più spesso. Continua a leggere su …
La privacy non vieta il digital green pass Ue ma indica come realizzarlo
L’Europa avrà un digital green pass o, almeno, questa è la proposta della Commissione europea presentata lo scorso 17 marzo. Non sarà un passaporto vaccinale ma un certificato digitale che servirà a provare indifferentemente che un cittadino si è vaccinato, che un cittadino è risultato negativo a un test o che un cittadino, guarendo dal …
“La tutela dei più piccoli diventi priorità per le big tech”
Instagram, la popolare app di condivisione di foto e video della famiglia Facebook, ha appena annunciato alcune novità significative per rendere la piattaforma più sicura ai più giovani. Bene così, naturalmente ma davvero non si poteva fare prima? E gli altri? Continua a leggere su Huffington
“Se una mamma sbaraglia le concorrenti della figlia a colpi di deep fake”
Lei si chiama Raffaella Spone, vive a Hilltown, una piccola cittadina della Pennsylvania. È una mamma pronta a tutto purché la propria figlia abbia successo come cheerleader. E tutto per la signora Spone significa proprio tutto incluso rovinare la reputazione delle concorrenti della figlia a colpi di cyberbullismo e deep fake. Continua a leggere Huffington
“Guardo che posti e ti dirò se ti assumo”
La ricerca è americana ma i risultati sembrano utili anche da questa parte dell’oceano. Il 62% dei responsabili del reclutamento guarda i profili social dei candidati prima di decidere se invitarli a un colloquio o, almeno, prima di assumerli. Continua a leggere su Huffington
“Revenge porn, la colpa non è tutta di internet”
La storia rimbalza dalla cronaca locale. Lui ha diciassette anni, lei tredici. Vivono in un piccolo paese in provincia di Salerno. Sono stati fidanzati e poi hanno rotto come capita spesso, specie a quell’età. Lui è geloso di lei, del suo futuro, forse, con un altro e ha in tasca, sul suo smartphone qualche foto a …
“Giù le mani dalla nostra faccia”
Si chiama Clearview AI, dal 2017 a oggi, a quanto se ne sa, ha silenziosamente raccolto tre miliardi di foto da Facebook, Google e Twitter semplicemente pescando a strascico. Continua a leggere su Huffington
“Algoritmi per difenderci dagli algoritmi”
Si chiamano gig workers, sono i lavoratori della gig economy, un modello di business interamente basato sull’impiego di forza lavoro in una dimensione occasionale, temporanea e precaria e sono già oltre cinquanta milioni in tutto il mondo Continua a leggere su Huffington
Se Twitter ci aiutasse a pensarci due volte
Nessuna certezza che accadrà davvero, per ora potrebbe essere solo un leak o, magari, addirittura una fakenews ma l’idea potrebbe essere quella giusta e aiutarci a pensarci due volte prima di insultare qualcuno via Twitter, rivelare informazioni confidenziali, pubblicare foto destinate a rimanere private o accendere discussioni sterili delle quali potremmo pentirci. Per ora c’è …
Parola d’ordine: difendere le donne dalla violenza digitale
Il revenge porn come, ormai, abbiamo imparato a definire la pratica barbara di rendere pubblico online un video a contenuto esplicito senza il consenso della sua protagonista – protagonista al femminile perché normalmente è una donna – miete ogni anno, in un modo o nell’altro, distruggendo vite o, nei casi più gravi, spingendo donne al …
Leggo che targa hai e ti dirò dove sei
L’87% dei crimini denunciati – dice la pubblicità della Flock – negli Stati Uniti rimane irrisolto non perché la polizia si dia poco da fare ma per mancanza di prove e spesso la prova mancante è rappresentata dalla targa della macchina usata per commetterlo. La conclusione che segue è di disarmante semplicità ma non per …
Deep Nostalgia, sembra un gioco ma non lo è
Si chiama Deep Nostalgia ed è un servizio online basato su algoritmi di intelligenza artificiale e big data che promette di animare le foto dei vostri antenati o, almeno, così viene presentato al pubblico perché, poi, come lo si usa dipende in buona parte da noi. Il funzionamento è semplice, elementare, immediato come accade, ormai, …
Intelligenza artificiale: gli USA preoccupati di essere superati dalla Cina
La National Security Commission americana sull’intelligenza artificiale, istituita nel 2018, ha appena presentato la sua relazione di fine lavori. Quasi ottocento pagine piene zeppe di decine di suggerimenti che il neo-Presidente Biden, secondo gli estensori del documento, dovrebbe seguire se vuole scongiurare il rischio di perdere la partita sull’intelligenza artificiale e restare l’uomo più potente …
Nevada, rendiamo i giganti tecnologici Stati negli Stati
In tutta sincerità mette i brividi, almeno stando a quanto noto sin qui, l’idea annunciata nei giorni scorsi e rilanciata venerdì dal Governatore del Nevada: autorizzare società private, ricche e tecnologicamente potenti a battere una propria bandiera, fissare le proprie regole, stabilire le proprie tasse e erogare servizi ai cittadini. Guai, specie in una stagione …