Privacy Daily

Privacy Daily 26/2023

Le scansioni delle stanze degli studenti effettuate dal software di proctoring durante un esame universitario online violano la privacy? Per ora a dirlo è soltanto un tribunale distrettuale, ma sulla questione è stata chiamata a pronunciarsi la Corte d’appello federale di Cincinnati. La Cleveland State University ha, infatti, presentato ricorso contro la sentenza del giudice J. P. Calabrese (Distretto settentrionale dell’Ohio) che ha definito “ricerche incostituzionali” le operazioni di controllo effettuate dal sistema di proctoring. Le scansioni delle stanze erano necessarie per evitare che durante i test gli studenti si servissero di appunti o altri materiali, ma hanno acquisito anche altri dati – tra cui numeri di previdenza sociale e informazioni sulle prescrizioni mediche –. La decisione della Corte di Cincinnati rappresenterà un precedente importante e determinerà la portata del Quarto Emendamento della Costituzione americana e dei mezzi di tutela della privacy degli studenti durante le sedute di esame online.

Le società che operano in Canada dovranno fornire dati alla polizia, anche se conservati all’estero. A stabilirlo è la Corte Superiore del Quebec, che ha sancito l’obbligo per la Snap Inc. di trasmettere informazioni su un utente dell’applicazione Snapchat al Dipartimento di Polizia di Montreal (in particolare, dati di traffico e di localizzazione). Questa decisione nasce da un’indagine su un cittadino del Quebec accusato di pornografia minorile che utilizzava un account Snapchat. Il Dipartimento di polizia aveva richiesto un’ordinanza per costringere la società americana a fornire informazioni conservate in California, le quali non risultavano accessibili dal Canada. Così, la Corte ha concluso che le società che offrono servizi in Canada sono obbligate, stando a quanto previsto dalla legge, a fornire informazioni alla polizia anche qualora i dati in loro possesso siano archiviati e conservati all’estero. La pronuncia ha importanti implicazioni economiche e concorrenziali per le società attive in Canada e fornisce interessanti spunti di riflessione sul bilanciamento tra il diritto alla privacy e l’obbligo di cooperare con l’esercizio della giustizia.

La Malaysia aggiornerà la Legge sulla protezione dei dati personali (PDPA). Lo ha dichiarato il Ministro delle Comunicazioni e del Digitale Fahmi Fadzil, annunciando che la proposta di riforma verrà calendarizzata in Parlamento entro l’anno. Il principale emendamento, attualmente allo studio del Dipartimento per la Protezione dei Dati Personali (JPDP), riguarderà la notifica dei data breach. Inoltre, è stato proposto un significativo aumento dell’importo delle sanzioni. Il Ministro ha anche affermato di voler dotare il JPDP dei mezzi e delle risorse necessarie a contrastare le violazioni dei dati. Nel frattempo, sono state avviate diverse iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica, tra cui la collaborazione con istituzioni religiose e scuole.

English Translation

Do student room scans by proctoring software during an online university examination violate privacy? For now, only a district court has said so, but the Federal Court of Appeal in Cincinnati has been asked to rule on the issue. Cleveland State University has, in fact, appealed a ruling by Judge J. P. Calabrese (Northern District of Ohio) who called the scans performed by the proctoring system “unconstitutional searches”. The room scans were necessary to prevent students from using notes or other materials during tests, but they also captured other data – including social security numbers and prescription information -. The Court’s decision will set an important precedent and determine the scope of the Fourth Amendment of the US Constitution and the means to protect students’ privacy during online examination sessions.

Companies operating in Canada will have to provide data to the police, even if stored abroad. This was ruled by the Superior Court of Quebec, which decided that Snap Inc. must transmit information about a Snapchat application user to the Montreal Police Department (specifically, transmission and location data). This decision stems from an investigation into a Quebec citizen accused of child pornography using a Snapchat account. The police department had requested an order to force the American company to provide information stored in California, which was not accessible from Canada. Thus, the Court concluded that companies offering services in Canada are obliged by law to provide information to the police even if the data they hold is stored and maintained abroad. The ruling has important economic and competitive implications for companies operating in Canada and provides interesting insights into the balance between the right to privacy and the obligation to cooperate with the exercise of justice.

Malaysia will update the Personal Data Protection Act (PDPA). This was stated by Minister of Communications and Digital Fahmi Fadzil, announcing that the reform proposal will be tabled in Parliament later this year. The main amendment, currently under consideration by the Personal Data Protection Department (JPDP), will concern the notification of data breaches. In addition, a significant increase in the amount of fines has been proposed. The Minister also stated that he wanted to provide the JPDP with the necessary means and resources to combat data breaches. In the meantime, several initiatives have been launched to raise public awareness, including cooperation with religious institutions and schools.