Dieta mediatica: su Internet pochissimi decidono per tutti

aggiornato il 20 Novembre 202320 Novembre 2023

Non c’è nessun dubbio che esiste una relazione significativa tra quello che leggiamo, guardiamo e ascoltiamo e il nostro modo di essere, di rapportarci al mondo e alle altre persone, di scegliere nella dimensione culturale, in quella politica e in quella commerciale. Chi decide la nostra dieta mediatica, quindi, in qualche modo incide sul nostro destino e se in pochi decidono la dieta mediatica di tanti, allora, pochi incidono sul destino dell’intera umanità. Ne scrivo oggi su StartUp Italia.

Qui trovate il testo completo https://startupitalia.eu/215067-20231120-dieta-mediatica-su-internet-pochissimi-decidono-per-tutti

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È il luogo non-luogo nel quale condividere quello che faccio, quello che scrivo, quello che penso ma, soprattutto, per stimolare un confronto e un dialogo con addetti ai lavori e non, raccogliere spunti di riflessione, critiche (auspicabilmente costruttive) e commenti su come provare a fare meglio il mio lavoro.

Un luogo volutamente informale, un mezzo attraverso il quale provare, giorno dopo giorno, a far tracimare il diritto alla privacy fuori dal circolo di chi si occupa di privacy per mestiere e portare uno dei diritti più preziosi di tutti i tempi tra le persone che non lo conoscono perché, come ci disse Umberto Eco, il nostro lavoro – quello delle autorità di protezione dei dati personali – è tanto quello di far conoscere la privacy a chi non la conosce tanto quello di difendere la privacy di chi la conoscere e ci chiede tutela.