recensioni

Intelligenza artificiale. Quali Regole? Di Giusella Finocchiaro (Il Mulino)


La paura del nuovo. Accanto agli entusiasmi, l’intelligenza artificiale suscita timori. Non sono perché è una nuova tecnologia dirompente, non solo perché la parola “intelligenza” evoca una soggettività altra, ma perché lo sviluppo della tecnologia è stato preceduto da decenni di espressioni culturali, letterarie, cinematografiche l’hanno resa un mito. Se l’Intelligenza artificiale inizia a svilupparsi nel secolo scorso è grazie alla pubblicazione del famoso saggio di Alain Turing “Computing Machery and Intelligence” del 1950 come anche a capolavori cinematografici come “2001: Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick del 1968 seguito da Blade Runner e da Matrix come su “L’uomo bicentenario” e su “Her” focalizzati ciascuno su aspetti particolari dell’Intelligenza artificiale ed entrati a far parte dell’immaginario comune. Nel suo nuovo libro, Giusella Finocchiaro, professore di Diritto Privato e Diritto dell’Internet all’Università di Bologna, avvocato cassazionista e fondatrice e partner di DigitalMediaLaws, compie un’articolata riflessione sulla natura dei etici e giuridici, di carattere teorico e pratico, e sulle direttrici di sviluppo che l’Intelligenza Artificiale prefigura. Un volume che non si rivolge ad un pubblico di giuristi o di informatici, ma che intende coinvolgere in una riflessione approfondita il maggior numero di persone, anche non addette ai lavori. Il volume nasce dalla consapevolezza di essere di fronte ad una autentica rivoluzione culturale e di doversi porre l’interrogativo non solo e non tanto di nuove regole, ma di veri e propri nuovi, diversi modelli regolatori da immaginare. “L’intelligenza artificiale ci sfida a elaborare nuovi paradigmi sia teorici che etico giuridici. Anche se nessuno può pensare di opporsi al progresso tecnologico, l’intervento regolatorio deve tutelare di diritti fondamentali. Non c’è e non può esserci un regolatore, ma in questo ambito e in questo mondo interconnesso il coordinamento internazionale è davvero più che mai necessario”, afferma Finocchiaro. Di grande efficacia la parte del volume nella quale vengono illustrati i diversi approcci regolatori, con riferimento a tre grandi regioni del mondo: Europa, Stati Uniti e Cina, con particolare riguardo all’approccio europeo e dunque alla proposta di Regolamento sull’intelligenza artificiale, il cosiddetto AI Act, con le sue criticità, come anche i capitoli dedicati a nuovi modelli di responsabilità, al rapporto tra intelligenza artificiale e privacy, a quello relativo alle opere create dall’intelligenza artificiale, un tema che si pone in maniera sempre più insistente nel dibattito pubblico mondiale, con l’aspetto, da un lato, riguardante i diritti sulle opere oggetto di elaborazione da parte delle applicazioni di intelligenza artificiale e, dall’altro, i diritti sulle nuove opere da esse create