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«Le cartelle cliniche di Messina Denaro? È il diritto di cronaca mal interpretato», il parere di Vitalba Azzollini

#daleggere L’intervista di Vitalba Azzolini su Giornalettismo

Va letta tutto d’un fiato l’intervista di Vitalba Azzolini su Giornalettismo perché ci ricorda – o dovrebbe ricordarci – che nessuno e neppure un criminale come Matteo Messina Denaro, per il fatto solo di essere tratto in arresto – per quanto dopo una latitanza durata trent’anni – può vedere la sua riservatezza e la sua dignità andare in frantumi per un fraintendimento pericoloso sui limiti del diritto di cronaca.

È, peraltro, una delle tante questioni che affronto, con Eduardo Meligrana, in La privacy degli ultimi, il libretto appena uscito per Rubbettino a proposito delle gravi, ripetute, direi sistematiche violazioni della privacy che si consumano nelle nostre prigioni quasi che il detenuto, entrandovi, perdesse, tra le altre libertà e diritti, anche il diritto alla sua privacy, an he laddove ciò non sia previsto dalla legge e indispensabile a garantire che sconti la sua pena con la necessaria sicurezza.

È una riflessione scomoda e probabilmente impopolare alla quale, tuttavia, non credo che possiamo sottrarci.