Il perseguimento, naturalmente legittimo, di esigenze di sicurezza non basta a consentire agli Stati membri dell’Unione la raccolta e la pesca a strascico indiscriminata di dati personali degli utenti dei servizi di comunicazione elettronica.
La Corte di Giustizia dell’Unione europea ha ribadito ieri un principio non nuovo ma prezioso
Oltre alla sicurezza c’è di più. Parola della Corte di Giustizia UE
