Privacy Daily

PRIVACY DAILY 49/2023

L’accordo transatlantico sui dati personali naviga in acque cattive. Contro il patto concordato dal Governo degli Stati Uniti e dalla Commissione Europea si è sollevata, infatti, una fronda parlamentare in seno all’Eurocamera. Così, secondo quanto rivelato dal quotidiano tedesco Die Welt, dopo tre anni di negoziati il “Trans-Atlantic Data Privacy Framework” (TADPF) rischia di subire un’importante battuta di arresto. Lo dimostrerebbe una prima bozza della relazione della Commissione libertà civili, giustizia e affari interni del Parlamento Europeo, di cui sarebbe entrato in possesso il giornale. Juan Fernando Lòpez Aguillar, presidente della Commissione, avrebbe affermato che non può essere adottata la decisione di “adeguatezza” agli Stati Uniti, in quanto il livello di protezione dei dati personali offerto sarebbe inferiore agli standard dell’Unione Europea. Il patto, che dovrebbe garantire i flussi di dati degli utenti europei al di là dell’Atlantico, aveva riscosso il consenso delle aziende, ma è incorsa nelle resistenze dei legislatori. “Il previsto accordo sulla protezione dei dati tra l’UE e gli USA è vino vecchio in botti nuove”, rincara la dose l’eurodeputato Moritz Körner, aggiungendo che “la nuova decisione di adeguatezza della Commissione non reggerà al controllo della Corte di giustizia dell’Unione Europea”. Il nuovo accordo consentirebbe, infatti, alle autorità statunitensi di monitorare gli europei, critica ancora Körner. Il rischio è, dunque quello che anche il TADPF finisca come il Safe Harbour e il Privacy Shield. Il prossimo passo è l’approvazione dell’accordo da parte degli Stati dell’UE, ma questa è considerata una formalità. Il Parlamento può solo formulare una raccomandazione, ma avrà il suo peso.

I dati generati dagli studenti durante la pandemia da Covid-19 torneranno in Spagna. Questo l’accordo concluso dal Governo spagnolo con Microsoft, il quale stabilisce il rimpatrio dei dati degli istituti di istruzione affinché vengano conservati nel Paese. Come riportato dal Ministero degli Affari Economici e della Trasformazione Digitale in un comunicato, tutti i dati dei minori forniti a Microsoft per l’utilizzo di Teams sono attualmente elaborati e conservati nei centri dati dell’azienda nell’Unione Europea. Tuttavia, la multinazionale statunitense si è impegnata a offrire la possibilità di restituirli al territorio nazionale una volta che la sua regione di dati in Spagna sarà operativa. Il progetto, denominato Operazione Guernica, è stato promosso dal Segretario di Stato per la Digitalizzazione e l’Intelligenza Artificiale a seguito della “preoccupazione generata dal trattamento dei dati degli studenti durante la pandemia”. In una dichiarazione, il primo vicepresidente e ministro per gli Affari economici e la trasformazione digitale, Nadia Calviño, ha sottolineato l’importanza di collaborare con le aziende tecnologiche per garantire “un’adeguata protezione dei dati nella nuova realtà digitale” e ha affermato che la sovranità dei dati “è essenziale per il futuro economico”. L’amministratore delegato di Microsoft Brad Smith aveva già confermato lo scorso maggio che l’azienda prevedeva di lanciare la sua regione di dati in Spagna “nei prossimi mesi”, per cui aprirà altri “centri di elaborazione dati” nella Comunità di Madrid.

La Nigeria si impegna a rispettare il benchmark globale sulle normative sulla privacy dei dati. Il National Commissioner del Nigeria Data Protection Bureau (NDPB), Vincent Olatunji, ha constatato l’impegno del governo a garantire che la Nigeria soddisfi i parametri di riferimento globali per le normative sulla privacy. Olatunji è intervenuto al recente evento Nigeria’s Top 50 Digital Economy Enablers, tenutosi a Lagos, dove è stato premiato come uno degli Eminent Digital Economy Enablers della Nigeria. Nell’illustrare la portata del Nigeria Data Protection Bill, Olatunji ha ribadito l’approccio allo sviluppo adottato dalla Nigeria per salvaguardare il diritto alla privacy e la sovranità dei dati e promuovere una crescita sostenibile dell’economia digitale nigeriana attraverso flussi di dati transfrontalieri equi. Il Commissioner ha affermato che la protezione della privacy è diventata patrimonio di tutti, sia come individui sia come aziende, ed ha elogiato il Ministro delle Comunicazioni e dell’Economia Digitale, Isa Pantami, per la sua lungimiranza nello “spingere ufficialmente l’agenda per l’economia digitale nigeriana e i suoi impatti concomitanti, compresa la creazione dell’Ufficio per la privacy dei dati”. Olatunji è stato premiato insieme ad altri importanti nigeriani, tra cui il vicepresidente esecutivo della Commissione nigeriana per le comunicazioni (NCC), Umar Danbatta, e il direttore generale dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione (NITDA), Kashifu Inuwa.

English version

The transatlantic agreement on personal data is sailing in bad waters. Against the pact agreed by the US government and the European Commission, a parliamentary faction has risen up in the Euro Chamber. According to the German newspaper Die Welt, after three years of negotiations the ‘Trans-Atlantic Data Privacy Framework’ (TADPF) is in danger of suffering a major setback. A first draft of the report of the Commission for Civil Liberties, Justice and Home Affairs of the European Parliament, which the newspaper has reportedly received, would show this. Juan Fernando Lòpez Aguillar, president of the Commission, is said to have stated that the decision of ‘adequacy’ for the United States could not be adopted, as the level of personal data protection offered would be lower than EU standards. The pact, which is supposed to guarantee the flow of European users’ data across the Atlantic, had won the approval of companies, but ran into resistance from lawmakers. “The envisaged data protection agreement between the EU and the US is old wine in new barrels,” adds MEP Moritz Körner, adding that “the Commission’s new adequacy decision will not stand up to scrutiny by the Court of Justice of the European Union”. The new agreement would, in fact, allow the US authorities to monitor Europeans, Körner again criticises. The risk is, therefore, that also the TADPF will end up like the Safe Harbour and the Privacy Shield. The next step is the approval of the agreement by the EU states, but this is considered a formality. The Parliament can only make a recommendation, but it will carry its weight.

The data generated by students during the Covid-19 pandemic will return to Spain. This is the agreement concluded by the Spanish government with Microsoft, which stipulates the repatriation of data from educational institutions to be kept in the country. As reported by the Ministry of Economic Affairs and Digital Transformation in a statement, all children’s data provided to Microsoft for use with Teams are currently processed and stored in the company’s data centres in the European Union. However, the US multinational has pledged to offer to return them to the national territory once its data region in Spain is operational. The project, called Operation Guernica, was promoted by the Secretary of State for Digitalisation and Artificial Intelligence following the ‘concern generated by the handling of student data during the pandemic’. In a statement, First Vice-President and Minister for Economic Affairs and Digital Transformation, Nadia Calviño, emphasised the importance of collaborating with technology companies to ensure ‘adequate data protection in the new digital reality’ and said that data sovereignty ‘is essential for the economic future’. Microsoft CEO Brad Smith had already confirmed last May that the company planned to launch its data region in Spain ‘in the coming months’, whereby it will open more ‘data centres’ in the Madrid Community.

Nigeria is committed to meeting the global benchmark on data privacy regulations. The National Commissioner of the Nigeria Data Protection Bureau (NDPB), Vincent Olatunji, has noted the government’s commitment to ensuring that Nigeria meets global benchmarks for privacy regulations. Olatunji was speaking at the recent Nigeria’s Top 50 Digital Economy Enablers event, held in Lagos, where he was honoured as one of Nigeria’s Eminent Digital Economy Enablers. Outlining the scope of the Nigeria Data Protection Bill, Olatunji reiterated the developmental approach adopted by Nigeria to safeguard the right to privacy and data sovereignty and promote sustainable growth of Nigeria’s digital economy through equitable cross-border data flows. The Commissioner said that privacy protection has become everyone’s heritage, both as individuals and businesses, and commended the Minister of Communications and Digital Economy, Isa Pantami, for her foresight in “officially pushing the agenda for Nigeria’s digital economy and its concomitant impacts, including the establishment of the Data Privacy Office.” Olatunji was honoured alongside other prominent Nigerians, including the Executive Vice-Chairman of the Nigerian Communications Commission (NCC), Umar Danbatta, and the Director General of the National Information Technology Development Agency (NITDA), Kashifu Inuwa.