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#cosedagarante – L’Agenda della settimana (1-7 febbraio)

La settimana appena passata è stata monopolizzata, sia nella dimensione mediatica sia in quella dello studio e della riflessione, dalla vicenda di TikTok.

In questa, inesorabilmente, torneremo a occuparcene per provare a tirare le fila della situazione venutasi a creare e lo faremo in tutte le direzioni possibili: nei confronti della società perché, naturalmente, il confronto dei giorni scorsi deve portare da qualche parte [o si deve prendere atto che non può portare da nessuna parte], nei confronti dei nostri colleghi europei in occasione del board dei Garanti di martedì e verso il grande pubblico perché ciò che è comunque indispensabile è che – a prescindere dalle questioni più strettamente giuridiche – quest’occasione non vada sprecata e diventi utile a responsabilizzare gli adulti più e prima che i bambini sul fatto che se un servizio è riservato a un pubblico di ultratredicenni, per quanta fiducia si possa riporre nel proprio figlio infratredicenne, probabilmente, è bene che non usi il servizio in questione.

Ma, naturalmente, in settimana ci occuperemo anche di tanto altro.

Sarà, per quanto mi riguarda, innanzitutto una settimana dedicata all’ascolto.

L’agenda, infatti, mi ricorda che ci sono diverse società e associazioni di impresa che hanno chiesto un confronto su questioni diverse dal telemarketing al phising, passando per la monetizzazione dei dati.

E, quindi, quando a distanza e quando di persona, con le cautele imposte dalla situazione sanitaria, ma ci si confronterà perché non si può né regolamentare, né vigilare senza capire e non si può capire senza ascoltare.

Ci sono poi un paio di questioni che vanno affrontate con determinazione.

Penso a quella relativa al fascicolo sanitario elettronico e alla confusione creata nelle scorse settimane da una bufala messa in giro in maniera affrettata da chi, magari, era genuinamente preoccupato di difendere i diritti e gli interessi dei cittadini e consumatori ma non ha approfondito quanto sarebbe stato necessario: risultato siamo travolti da migliaia di segnalazioni e reclami in relazione a un problema che non esiste o, almeno, non esiste nella forma che è stata presentata al grande pubblico.

Qui il comunicato con il quale abbiamo, a suo tempo, provato a chiarire la situazione.

E penso alla questione del ricorso alla biometria come strumento per la rilevazione delle presenze in ambito lavorativo pubblico e privato. Sul punto verrà pubblicato un provvedimento che abbiamo adottato nelle scorse settimane e proveremo, probabilmente, a dare delle indicazioni generali.

Come sempre, poi, in settimana non mancheranno le occasioni di confronto.

Il 3 febbraio parleremo di intelligenza artificiale e dell’impatto sulle nostre vite e libertà con tanti ospiti davvero competenti nel corso dell’evento organizzato da Digital360 e Mondadori per presentare il libro che ho scritto con Alessandro Longo.

La mattina del 5 sarò a Mantova – anche se sfortunatamente solo nella dimensione digitale – per un evento sulla Privacy nello sport con il quale si inaugura Legal Hackers – Mantova.

In bocca al lupo, sin d’ora, alla neonata associazione.

Nel pomeriggio del 5 – una giornata di quelle in cui bisognerebbe riuscire a rallentare gli orologi – sarò prima con Luca Bolognini a parlare di Legal design e privacy e, quindi, con tanti amici di vecchia data a discutere di privacy e cyberbullismo rivolgendoci direttamente ai bambini.

La settimana si chiuderà sabato prima con l’apertura del Master sulla privacy organizzato dall’AIGA a Matera e, quindi, con una lezione alla scuola di politica della Fondazione nuovo millennio.

Come sempre, sin qui, quello che è scritto in agenda.

Poi, quello che capiterà e ciò su cui si lavorerà è un’altra storia perché è uno di quei lavori nei quali il quotidiano suggerisce e, talvolta, impone all’attenzione temi dei quali non avevi previsto di occuparti ed è bello e importante che sia così.

Buona settimana a tutte/i.

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