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“Cybersecurity e Cyberwarfare”- Il volume di Michele Iaselli e Giovanni Caria

Cybersecurity e Cyberwarfare” per EPC editore è il recente volume uscito che vede come curatori e in parte anche autori Michele Iaselli e Giovanni Battista Caria assieme ad altri esperti di sicurezza informatica e giuristi specializzati nel settore. Gli eventi bellici che coinvolgono direttamente la Russia e l’Ucraina, ma indirettamente l’intero nostro pianeta per le inevitabili conseguenze politiche, economiche e sociali hanno evidenziato – affermano gli autori – la grande rilevanza che ormai sta assumendo la c.d. cyberwar da intendersi come l’utilizzo di computer e di reti per attaccare o difendersi nel cyberspazio. La cyberwar è tipica della terza rivoluzione industriale (o postindustriale), come la guerra elettronica lo è stata della seconda. Possiede aspetti tecnico-operativi sia offensivi che difensivi e viene utilizzata sia in tempo di pace che nel corso di conflitti armati. Dal punto di vista offensivo, l’attacco cibernetico può utilizzare diverse tecniche e tattiche e proporsi diversi obiettivi: intercettazione di dati; inabilitazione delle reti e degli equipaggiamenti informatici nemici; attacco alle infrastrutture critiche (elettricità, gasdotti e oleodotti, rete delle telecomunicazioni commerciali e finanziarie, trasporti). Le modalità di attuazione degli attacchi vanno dal superamento dei sistemi protettivi e dall’entrata nelle reti informative e nelle banche dati, con finalità varie (dall’acquisizione di informazioni al vandalismo di hacker individuali), all’attacco massiccio condotto da unità specializzate, alla diffusione di virus informatici o di worm, per neutralizzare reti, sistemi d’arma o di comando, di controllo e di comunicazione. Molti preferiscono parlare di cyberwarfare per esprimere meglio un concetto equivalente al “campo di battaglia digitale”, un nuovo scenario nel quale la guerra fra Stati si sposta dal piano reale a quello virtuale. Usare il termine “virtuale” non deve però trarre in inganno, sottolineano ancora gli autori nell’introduzione. Nel mondo odierno praticamente tutti gli elementi della nostra vita dipendono da una qualche forma di strumento digitale: dai trasporti alla produzione dell’energia, dalla sanità alla comunicazione, dal lavoro allo svago. Attaccare le nostre infrastrutture digitali, impedendogli di funzionare correttamente, significa allora attaccare le nostre infrastrutture reali, in modo non dissimile a un attacco terroristico. Non stupisce quindi che la guerra si stia trasferendo sempre più su questo nuovo piano, creando scenari del tutto nuovi che richiedono conoscenze precise e misure adeguate alla minaccia. Potremo dire che la guerra riflette i cambiamenti storici, le sue trasformazioni culturali e tecnologiche. La nuova frontiera dei conflitti fra stati è appunto il cyberwarfare.  L’obiettivo di questo libro è quindi proprio quello di fornire un quadro generale su tutti gli aspetti di natura tecnica, giuridica e sociale sottolineati e strettamente collegati alla cyberwarfare. Il testo è arricchito con da diverse testimonianze dirette di esperti informatici e giuristi che analizzano in concreto casi reali legati anche al conflitto Russia-Ucraina.