Se due ragazzine di 14 e 15 anni si danno appuntamento, in pieno giorno, in mezzo a una strada per sfidarsi su un ring d’asfalto improvvisato e se una delle due, nel secondo round, si fa passare un coltello da una terza coetanea e accoltella la sfidante mandandola in ospedale in condizioni critiche la colpa non è dei social o, almeno, non è dei social più di quanto non sia di un sistema mediatico che, da ben prima dei social, ha promosso la violenza, proposto modelli negativi e derubricato l’inciviltà delle persone a fenomeno connaturato alla società.
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