Le iniziative delle altre Autorità

Le iniziative delle altre Autorità

“Il Garante per la privacy neozelandese adotterà il codice di condotta sulla privacy biometrica”


Il Privacy Commissioner neozelandese, il 23 novembre 2023, ha annunciato – con un breve documento esplicativo – che adotterà il codice di condotta sulla privacy per regolamentare la biometria. Nei primi mesi del 2024 verrà pubblicata la bozza di testo su cui verrà aperta una consultazione pubblica ai sensi del Privacy Act. L’attuale iniziativa fa seguito alle precedenti consultazioni in materia avviate prima nel 2021 e poi nel 2022 con l’obiettivo di ampliare il più possibile il dibattito tra gli addetti ai lavori.
Michael Webster, Commissario per la Privacy, ha dichiarato: “I neozelandesi devono avere fiducia nell’uso della biometria da parte di organizzazioni e imprese.” E ancora: “La biometria riguarda tutti noi e voglio sentire gli esperti e le altre parti interessate che di solito ascoltiamo, ma anche le persone che vanno al supermercato o che ricevono informazioni di marketing, che avranno un’opinione su quali delle loro informazioni personali vengono raccolte e conservate”, ha dichiarato il Commissario.
Il Garante Privacy, dopo aver ascoltato le parti interessate tra cui i Māori (che avevano espresso perplessità relativamente a un potenziale impatto discriminatorio dell’impiego delle tecnologie biometriche), i sostenitori della privacy, dei diritti umani e dei diritti dei consumatori, nonché gli utenti e i fornitori di tecnologia biometrica, ha deciso che il Codice si concentrerà sui requisiti di proporzionalità, trasparenza e limitazione delle finalità.
Le proposte pervenute a valle dell’ultima consultazione riguardano principalmente i rischi per la privacy associati alle informazioni biometriche, la raccolta e l’uso dei dati non necessari o ad alto rischio e la mancanza di controllo o conoscenza su quando e come i dati biometrici vengono raccolti e utilizzati.
ll ruolo crescente delle tecnologie biometriche nella vita dei neozelandesi ha portato a richieste di una maggiore regolamentazione della materia. Le tecnologie biometriche possono avere grandi vantaggi, tra cui praticità, efficienza e sicurezza, tuttavia, possono anche creare rischi significativi, compresi i rischi relativi alla sorveglianza e alla profilazione, alla mancanza di trasparenza e controllo, nonché all’accuratezza, ai pregiudizi e alla discriminazione.
Ad oggi diversi Paesi stanno valutando il modo migliore per regolamentare queste tecnologie, e alcuni hanno emanato quadri normativi specifici per la biometria o hanno incluso la biometria nelle loro categorie di informazioni “sensibili”; questo permette alle informazioni biometriche una maggiore protezione. Tuttavia la legge sulla privacy della Nuova Zelanda non prevede regole speciali per le informazioni “sensibili”.