YouTube schiera l’intelligenza artificiale dalla parte dei minori

aggiornato il 10 Dicembre 202024 Settembre 2020

YouTube che ci piaccia o non ci piaccia è diventato parte integrante del quotidiano dei nostri figli in compagnia, a seconda delle età, di Tik Tik e di pochi altri che hanno saputo guadagnarsi la loro fiducia, si fa per dire,
È dura riconoscerlo ma i nostri figli sono e saranno un po’ figli dei contenuti con i quali si imbatteranno online proprio come noi siamo figli di quelli rimbalzati in TV.
E’ un fatto da tener presente.

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È il luogo non-luogo nel quale condividere quello che faccio, quello che scrivo, quello che penso ma, soprattutto, per stimolare un confronto e un dialogo con addetti ai lavori e non, raccogliere spunti di riflessione, critiche (auspicabilmente costruttive) e commenti su come provare a fare meglio il mio lavoro.

Un luogo volutamente informale, un mezzo attraverso il quale provare, giorno dopo giorno, a far tracimare il diritto alla privacy fuori dal circolo di chi si occupa di privacy per mestiere e portare uno dei diritti più preziosi di tutti i tempi tra le persone che non lo conoscono perché, come ci disse Umberto Eco, il nostro lavoro – quello delle autorità di protezione dei dati personali – è tanto quello di far conoscere la privacy a chi non la conosce tanto quello di difendere la privacy di chi la conoscere e ci chiede tutela.