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“Neuroscienze e diritto. Un punto di vista costituzionale” di Maria Chiara Errigo Editoriale Scientifica.

Il binomio “Law and Neuroscience” rivela non più due discipline separate e distanti nei loro contenuti e obiettivi di ricerca, ma uno studio interdisciplinare , che sviluppa un’indagine sull’uomo e sul come regolamentare le sue azioni all’interno del mondo sociale.  Se a prima vista infatti neuroscienze e diritto possano sembrare discipline estranee, fondate su linguaggi intrinsecamente diversi (l’una prettamente scientifica, l’altra umanistica) ad un esame più attento ci si accorge che “neuroscience matters to law” come viene citato dall’Autrice nell’introduzione al libro. Le possibilità di conoscenza e i risultati raggiunti dalle neuroscienze, anche grazie ad uno sviluppo scientifico e tecnologico, hanno determinato (e continuano a farlo effetti tutt’altro che trascurabili sul panorama giuridico e sociale. In tale contesto di straordinaria evoluzione,  il volume si propone di svolgere un tentativo di analisi, in chiave costituzionale,  delle diverse interazioni fra risultanze delle neuroscienze e diritto, cercando di comprendere come le scoperte scientifiche e tecnologiche del campo delle neuroscienza possano incidere sulle situazioni giuridiche della persona e in che modo il diritto debba comportarsi davanti alle innovazioni. La persona umana è al centro sia dell’indagine neuroscientifica, sia dell’ordinamento giuridico: la prima si occupa di esplorare la parte più misterioso dell’essere umano e come il suo funzionamento possa condizionare i relativi comportamenti; il secondo preposto alla regolamentazione di tali condotte, assicura una tutela della persona e delle sue prerogative. Nei tre capitoli molto densi del volume “Le neuroscienza: evoluzione, storia, innovazione, alcune premesse necessarie”, “Neuroscienze e diritto. Le coordinate teoriche” e in “Neuroscienze, neurotecnologie e diritti” Maria Chiara Errigo compie un’ampia e argomentata riflessione che rifletta la multidisciplinarietà del campo di indagine delle neuroscienze e della sue complessità anche nelle trame del settore giuridico, il quale prova a riadattarsi con i propri strumenti ai nuovi scenari posti dagli studi neuroscientifici e dalle sue applicazioni.