Privacy Daily

PRIVACY DAILY 47/2023

L’uso di un nuovo tipo di software di analisi dei dati da parte della polizia non è conforme alla Costituzione tedesca. Lo ha affermato il Bundesverfassungsgericht (la Corte costituzionale federale), stabilendo l’incostituzionalità delle attuali norme relative all’uso di questi software da parte della polizia di Assia e Amburgo. Si tratta di programmi informatici complessi, come “Gotham” (del produttore statunitense Palantir). Secondo il Ministero degli Interni dell’Assia, negli ultimi anni sono già stati ottenuti “numerosi successi investigativi eccezionali” grazie all’uso di Gotham. Tra gli altri, nel 2018, è stato sventato un attacco di matrice islamista e, nel 2020, il sistema ha contribuito a scoprire una rete di abusi pedo-criminali. Il sistema, partendo da enormi quantità di dati, avrebbe trovato l’indizio decisivo in pochi minuti. Sempre stando alle dichiarazioni del Ministero, sarebbero alti gli standard di protezione della privacy e verrebbero analizzati solo dati già legalmente in possesso della polizia. Non verrebbero, infatti, effettuate ricerche sui social network, sebbene i dati precedentemente acquisiti dalle piattaforme di social media durante le indagini possano essere inseriti nel sistema e analizzati. Eppure, il software è stato bersaglio di forti critiche. I limiti legali al suo impiego, infatti, sono stati ritenuti troppo blandi. Così, diversi individui, con il sostegno della Gesellschaft für Freiheitsrechte (Società per le libertà civili) hanno formulato le loro doglianze contro l’impiego di Gotham presso la Corte costituzionale federale, lamentando la raccolta di informazioni, il rischio di una sorveglianza diffusa, nonché l’eventuale creazione di profili di personalità.

Stanno per saltare fuori i nomi degli olandesi che hanno collaborato con i nazisti durante la Seconda Guerra mondiale. Il progetto “Oorlog voor de Rechter” (Guerra in tribunale) ha annunciato che il più grande archivio di guerra dei Paesi Bassi diventerà accessibile digitalmente nel 2025. Ciò preoccupa molto i discendenti dei “collaborazionisti” che temono la riapertura di vecchie ferite. Gli effetti della legge olandese, che rende l’archivio accessibile solo a certe condizioni e su richiesta, cesseranno nel gennaio 2025. L’archivo, composto da 32 milioni di pagine, comprende 300.000 persone, per lo più olandesi, che i Paesi Bassi hanno indagato per collaborazione con gli occupanti tedeschi. Solo un quinto è comparso davanti a un tribunale, mentre nella maggior parte si trattava di casi lievi come l’appartenenza al movimento filo-nazista. Alcuni tra i loro discendenti temono, però, che rendere l’archivio facilmente accessibile possa riaprire vecchie ostilità e sospetti. Sebbene il GDPR non si applichi ai dati delle persone defunte, qualcuno ha manifestato l’esigenza di gestire con cura le questioni legate alla privacy delle persone coinvolte, stante la delicatezza della stesse. Il responsabile del progetto Edwin Klijn ha dichiarato alla Reuters che è importante tenere un dibattito pubblico sull’archivio e dare voce ai discendenti delle vittime e dei colpevoli, aggiungendo che, a seconda dell’esito del dibattito, l’archivio digitalizzato potrebbe avere ancora alcune limitazioni. Klijn ha anche sottolineato l’importanza di un archivio disponibile in formato digitale per scopi educativi, soprattutto dopo che una ricerca ha rilevato che quasi un quarto dei giovani olandesi nega o minimizza l’Olocausto.

L’Algeria rafforza la raccolta di dati sui passeggeri. Un decreto presidenziale emanato di recente ha disposto la creazione di un’Unità nazionale d’informazione sui passeggeri (UNIP), responsabile della raccolta e dell’archiviazione dei dati sui viaggiatori che entrano, escono o transitano sul territorio nazionale. Le compagnie aeree e gli operatori di viaggio sono tenuti a trasmettere i dati relativi alle prenotazioni (PNR) e al check-in e all’imbarco a questa Unità, istituita per combattere il terrorismo e la criminalità transfrontaliera. Le informazioni saranno trasmesse con mezzi elettronici sicuri, ma in caso di guasto tecnico si dovrà utilizzare un altro metodo con lo stesso livello di sicurezza. Secondo il decreto ministeriale, i dati di prenotazione PNR dovranno essere inviati in tre fasi, mentre i dati di check-in e imbarco dovranno essere trasmessi entro 30 minuti dalla partenza del volo. In caso di minaccia alla sicurezza nazionale, l’UNIP può richiedere il trasferimento dei dati al di fuori dei termini stabiliti. Questa misura rafforza il controllo dei viaggiatori in Algeria, che aveva già creato un archivio nazionale per la raccolta dei dati dei viaggiatori nel Paese. Questa misura potrebbe sollevare preoccupazioni sulla protezione dei dati personali dei viaggiatori. Le autorità algerine dovranno quindi garantire che la privacy di ciascun viaggiatore sia rispettata e che questi dati non vengano utilizzati per scopi diversi da quelli previsti dalla legge.

English version

The use of a new type of data analysis software by the police does not comply with the German Constitution. This was affirmed by the Bundesverfassungsgericht (Federal Constitutional Court), ruling that the current rules on the use of such software by the police in Hesse and Hamburg are unconstitutional. These are complex computer programmes, such as the ‘Gotham’ (from the US manufacturer Palantir). According to the Hessian Ministry of the Interior, ‘numerous outstanding investigative successes’ have already been achieved through the use of Gotham in recent years. Among others, in 2018, an Islamist attack was foiled and, in 2020, the system helped uncover a paedophile-criminal abuse network. The system, starting with huge amounts of data, would have found the decisive clue within minutes. According to the Ministry’s statements, high standards of privacy protection are respected and only data already legally in the possession of the police are analysed. No social network searches would be conducted, although data previously acquired from social media platforms during investigations could be entered into the system and analysed. Yet, the software has been the target of strong criticism. The legal limits to its use, in fact, have been deemed too soft. Thus, several individuals with the support of the Gesellschaft für Freiheitsrechte (Society for Civil Liberties) have lodged their complaints against the use of Gotham with the Federal Constitutional Court, complaining about the collection of information, the risk of widespread surveillance, and the possible creation of personality profiles.

The names of Dutch people who collaborated with the Nazis during the Second World War are about to come up. The project ‘Oorlog voor de Rechter’ (War in Court) has announced that the largest war archive in the Netherlands will become digitally accessible in 2025. This is of great concern to the descendants of the ‘collaborationists’ who fear the reopening of old wounds. The effects of the Dutch law that makes the archive accessible only under certain conditions and on request will end in January 2025. The archivo, consisting of 32 million pages, includes 300,000 people, mostly Dutch, whom the Netherlands investigated for collaboration with the German occupiers. Only one fifth appeared before a court, while most of them were minor cases such as membership in the pro-Nazi movement. Some of their descendants fear, however, that making the archive easily accessible may reopen old hostilities and suspicions. Although the GDPR does not apply to the data of deceased persons, some have expressed the need to handle privacy issues of those involved with care, given their sensitivity. Project manager Edwin Klijn told Reuters that it is important to have a public debate on the archive and to give a voice to the descendants of victims and perpetrators, adding that, depending on the outcome of the debate, the digitised archive might still have some limitations. Klijn also emphasised the importance of a digitally available archive for educational purposes, especially after research found that almost a quarter of young Dutch people deny or minimise the Holocaust.

Algeria strengthens passenger data collection. A recently issued presidential decree ordered the creation of a National Passenger Information Unit (UNIP), responsible for collecting and storing data on travellers entering, leaving or transiting the country. Airlines and travel operators are required to transmit reservation (PNR) and check-in and boarding data to this Unit, which was established to combat terrorism and cross-border crime. The information will be transmitted by secure electronic means, but in the event of technical failure another method with the same level of security will have to be used. According to the ministerial decree, PNR booking data will have to be sent in three steps, while check-in and boarding data will have to be transmitted within 30 minutes of flight departure. In the event of a threat to national security, UNIP may request the transfer of data outside the time limit. This measure strengthens the control of travellers in Algeria, which had already created a national archive for the collection of travellers’ data in the country. This measure could raise concerns about the protection of travellers’ personal data. The Algerian authorities will therefore have to ensure that the privacy of each traveller is respected and that these data are not used for purposes other than those stipulated by law.