Agenda della settimana, cosedagarante

45* Global Privacy Assembly

Ieri intervenendo ai lavori della 45esima Global Privacy Assembly mi sono dichiarato “non preoccupato dall’intelligenza artificiale in se, ma ho confessato di essere spaventato dall’intelligenza artificiale nelle mani di miliardi di persone incapaci di comprendere la straordinaria potenza din questa tecnologia. E ho ricordato come sia un dato di fatto che oggi si stia investendo più nell’addestramento degli algoritmi a conoscere gli esseri umani che nell’educazione degli esseri umani alla conoscenza degli algoritmi. 
Credo che i mercati non possano essere trasformati in enormi laboratori nei quali sperimentare nuove applicazioni di intelligenza artificiale e le persone non possono essere trattate come cavie da laboratorio. Le aziende devono testare, sperimentare e valutare l’impatto di qualsiasi soluzione di intelligenza artificiale sulla società prima di lanciare il servizio, prima di aprire la piattaforma, prima di permettere a miliardi di persone, compresi i giovani, di utilizzarla. In questa gara – ho sottolineato- non vince chi corre più veloce, ma chi trova la soluzione migliore per fare business salvaguardando il benessere umano o meglio aumentandolo attraverso l’intelligenza artificiale.”