Oggi ho avuto il piacere di partecipare al dibattito organizzato da Italia Stato di Diritto presso La Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro del Senato della Repubblica per discutere della relazione tra Ai, giustizia penale e polizia predittiva. Ho provato a perimetrare il terreno di una discussione straordinariamente preziosa e interessante ricordando innanzitutto come in democrazia non si possa cedere al principio che vorrebbe che tutto quello che è tecnologicamente possibile sia anche giuridicamente legittimo e democraticamente sostenibile e, al tempo stesso, sottolineando come si sbaglia quando si propone un antagonismo e una contrapposizione che non hanno ragione d’esistere – e che è incompatibile con la Carta dei diritti fondamentali dell’unione europea – tra il diritto alla sicurezza e il diritto alla privacy. Un “buon Governo” non dovrebbe mai chiedere ai propri cittadini di scegliere tra due diritti fondamentali. Grazie agli organizzatori per l’invito e complimenti per la stimolante discussione.
Grazie agli organizzatori per l’invito.
