Una reazione, anche se sopra le righe, di un’adolescente su Snapchat postata fuori dall’orario scolastico anche se relativa a vicende scolastiche deve essere considerata esercizio della libertà di parola e non può formare oggetto di un provvedimento disciplinare.
La storia è quella di Brandi Levy della quale avevamo già parlato proprio in questa rubrica.