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#cosedagarante | Cronaca sì ma con giudizio e rispetto della persona

C’è una studentessa di ventuno anni che sta affrontando uno dei momenti più difficili della sua vita affrontando la violenza sessuale che sembra aver subito – il “sembra” è solo rispetto per la nostra Costituzione e per la presunzione di innocenza – da Antonio Di Fazio, un imprenditore che l’avrebbe prima drogata, poi violentata e quindi fotografata.

Oggi, dalle colonne de La Repubblica, oltre che giustizia ha chiesto privacy.

Si eviti di entrare in dettagli di narrativa e non di cronaca”, sono le sue parole.

La giustizia che chiede gliela daranno i Giudici che stanno indagando sulla vicenda.

Garantirle la privacy sta a tutti noi, giornali, radio e televisioni in testa.

I dettagli di quella violenza che sta a lei e solo a lei decidere se e quanto in fretta rimuovere, rielaborare, cancellare e, soprattutto, se e a chi raccontare non servono per raccontarla, serviranno, magari, ai Magistrati ma questa è un’altra storia.

Rispettiamo la vittima, rispettiamo la sua privacy ed evitiamo di renderla vittima una seconda volta della morbosità dei media e dei social perché, a volte, le parole fanno male quanto tutto il resto.

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