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PRIVACYDAILY n. 241 – 08.01.2024

VERSIONE ITALIANA USA, ALCUNE SOCIETA’ TECH FANNO CAUSA ALLO STATO DELL’OHIO PER UNA LEGGE CHE LIMITA L’USO DEI SOCIAL PER I MINORILa legge dello stato dell Ohio, che entrerà in vigore il prossimo gennaio, che limita l’uso dei social per i minori è stata presentata come un modo per proteggere la loro salute mentale. Il …

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PRIVACYDAILY n. 238 – 21.12.2023

VERSIONE ITALIANA USA, I LEGISLATORI SCRIVONO A BIDEN AFFINCHE’ GARANTISCA UN’APPLICAZIONE EQUA DELLA REGOLAMENTAZIONE EUROPEA NEI CONFRONTI DELLE AZIENDE AMERICANEIl presidente degli USA Biden ha ricevuto una lettera da un gruppo bipartisan di legislatori statunitensi che sostiene che le regolamentazioni europee nel campo della tecnologia stanno discriminando ingiustamente le aziende statunitensi e non includono molte …

Podcast

Good morning privacy!

Oggi prendiamo il nostro caffè a Good Morning Privacy parlando di quanto è accaduto ieri nel mondo dell’intelligenza artificiale e del “terremoto” che ha scosso Open AI. Goodmorning Privacy, tre minuti, tutti i giorni, per raccontare una notizia, condividere un’idea o uno spunto di riflessione , per chiedere un’opinione o, qualche volta, lanciare una provocazione. …

Garantismi

GARANTISMI – Microsoft pronta a pagare le vostre multe se usate la AI di Copilot… ma davvero?

In un articolo pubblicato sul blog dell’azienda, il Chief Legal Officer di #Microsoft, Brad Smith, ha dichiarato che Microsoft prenderà in carico i potenziali rischi legali che i clienti potrebbero affrontare a causa dell’uso di servizi di #AI Generativa, specialmente in un momento in cui sempre più detentori di copyright sollevano dubbi sull’utilizzo delle opere …

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PRIVACYDAILY

N. 135/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: Microsoft pagherà 20 milioni di dollari (16 milioni di sterline) alle autorità federali statunitensi dopo aver scoperto che ha raccolto illegalmente dati sui bambini che hanno aperto un account Xbox.La Federal Trade Commission (FTC) ha raggiunto lunedì scorso un accordo con l’azienda, che prevede anche maggiori tutele per …

Privacy Daily

PRIVACYDAILY

N. 124/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: La Federal Trade Commission ha ottenuto un ordine contro il fornitore di tecnologie per l’istruzione Edmodo per aver raccolto dati personali di bambini senza il consenso dei genitori e per averli utilizzati a fini pubblicitari, in violazione della Children’s Online Privacy Protection Act Rule (COPPA Rule), e per …

Agenzie

Digitale: caos password, a breve ne potrebbe bastare una sola

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ZCZC
AGI0768 3 ECO 0 R01 /

(AGI) – ROMA, 23 GEN – Una password. Una. Per posta, telefonino, account, abbonamenti e servizi di ogni tipo. Per molti, alle prese con improvvisi vuoti di memoria, post-it e appunti sparsi in ogni angolo della scrivania, sarebbe un sogno. E sarebbe anche molto piu’ sicuro. Ecco, a breve potrebbe essere realta’.
Si chiama Passkeys il sistema a cui stanno lavorando Apple, Google e Microsof. Si tratta di buona sostanza di una password che viene digitata come quando vogliamo sbloccare un normale smartphone, ovvero con il riconoscimento biometrico o un pin (o una combinazione delle due).
Tecnicamente si tratta di una password che permette l’accesso ad un server (per il quale si dispone di un account) che a sua volta contiene password create per ogni sito registrato. Quando si accede al servizio il sistema controlla che la password salvata nei server e quella salvata sul dispositivo combacino e permette l’autenticazione.

Tecnicamente complicato, praticamente rapido.

Come usare una carta di credito, processo che richiede varie fasi di autenticazione, che non coinvolgono pero’ alcuna azione dell’utente, e che rende “l’esperienza piu’ o meno la stessa ovunque si vada” ha spiegato Derek Hanson, vicepresidente di Yubico, societa’ che sta lavorando all’architettura del sistema.

I vantaggi dal punto di vista della praticita’ sono evidenti. Dal punto di vista della sicurezza passkey permette: una password per ogni servizio (quindi in caso di violazione dei dati i danni provocati da malintenzionati sono piu’ contenuti) e consente di abbinare la porzione di password presente nel server a quella presente nel device utilizzato (e questo rende decisamente piu’ complicato il lavoro di eventuali hacker).

(AGI)Rib 231641 GEN 23).

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2023-01-16 18:18 NNNN

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