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IA per navigare sul web, Opera e OpenAI lanciano Aria. Un nuovo browser con ChatGpt integrato e totalmente gratuito
(ANSA) – MILANO, 25 MAG – Opera ha presentato Aria, il suo nuovo software di navigazione web con funzionalità di intelligenza artificiale. Il browser è il risultato della collaborazione di Opera con OpenAI, sviluppatore del famoso chatbot ChatGpt. Aria permette agli utenti di migliorare la propria creatività, sfruttando funzionalità di intelligenza artificiale generativa, per cercare informazioni in rete, generare testo o codice e ottenere risposte alle proprie domande. Il tutto tramite una finestra di chat integrata direttamente nella barra del programma. Il software si basa sull’infrastruttura Composer di Opera e si collega alla tecnologia Gpt di OpenAI, la stessa di ChatGpt, ed è arricchita da ulteriori funzionalità, come l’aggiunta di risultati in tempo reale dal web. L’idea di Opera è quella di aprire le integrazione del suo browser anche ad altri tipi di utilizzi. E infatti, l’infrastruttura Composer è espandibile, per connettersi a più modelli di IA e adottare nuove funzionalità, rese possibili dai principali partner di Opera. Qualcosa di simile ai cosiddetti ‘plugin’ di Bing Chat di Microsoft, con cui siti web e sviluppatori di terze parti possono arricchire l’esperienza di ChatGpt per rispondere a quesiti specifici anche rivolti a determinati servizi, come la prenotazione di un hotel o di un ristorante. La stessa tipologia di interazione è stata annunciata da Google sul futuro motore di ricerca basato sull’IA di Bard, il chatbot di Big G. Aria è in distribuzione in più di 180 Paesi, Italia inclusa, su piattaforma Windows, Mac, Linux e Android. (ANSA).
YFF-GU
2023-05-25 10:01 NNNN
POST CATEGORY : Agenzie
L’intelligenza artificiale stravolgerà Google e Amazon’. La profezia di Gates, l’assistente personale una rivoluzione
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>>ANSA/ ‘L’intelligenza artificiale stravolgerà Google e Amazon’La profezia di Gates, l’assistente personale una rivoluzione (di Serena Di Ronza)
(ANSA) – NEW YORK, 23 MAG – La corsa per lo sviluppo di un assistente personale dotato di intelligenza artificiale è ormai partita. Ed è destinata a trasformare radicalmente le abitudini dei consumatori, con vaste implicazioni anche per colossi come Google e Amazon: finora leader incontrastati della ricerca e dello shopping online, in futuro rischiano di diventare obsoleti. Bill Gates non ha dubbi: chi vincerà questa gara sbaraglierà la concorrenza, acquisendo un vantaggio sostanziale sui competitor. E non è detto che a tagliare per prima il traguardo sia un gigante hi-tech: ci sono infatti – spiega il fondatore di Microsoft – il 50% di chance che ad aver successo sia una start up. Intervenendo ad AI Forward 2023, evento organizzato da Goldman Sachs e SV Angel, Gates osserva come un assistente personale digitale – munito di intelligenza artificiale – sarà capace di anticipare i bisogni umani ed effettuare compiti che gli utenti potrebbero non aver tempo di svolgere, quali leggere, fare shopping e condurre ricerche online. Chi avrà l’assistente digitale “non navigherà più su siti di ricerca e di produttività, non andrà mai su Amazon”, spiega il fondatore di Microsoft. A lavorare su un ‘tutto fare’ dotato di IA è, al momento, Deep Mind, la società fondata a guidata da Mustafa Suleyman. “Immaginate un compagno personale di intelligenza artificiale con l’unica missione di rendervi più felici, più in salute e più produttivi. La nostra missione è allineare la vostra intelligenza artificiale con voi, con i vostri interessi. Questo significa un’IA che vi aiuta ad articolare le vostre intenzioni, organizzare la vostra vita ed è lì per voi quando ne avete bisogno”, ha scritto proprio Suleyman in un recente post. Nonostante le grandi manovre in corso e gli ingenti investimenti effettuati, un assistente personale di intelligenza artificiale è ancora un progetto lontano dall’essere realizzato e sarà necessario attendere ancora a lungo prima che diventi realtà . Sul palco di AI Forward 2023 Gates si è soffermato anche sull’impatto che l’intelligenza artificiale può avere sulla salute, accelerando lo sviluppo di farmaci e medicinali contro malattie quali l’Alzheimer. Ma anche sugli effetti sul mercato del lavoro: i robot con IA – ha detto il fondatore di Microsoft – avranno un impatto sui colletti blu e i colletti bianchi, in quanto l’innovazione sarà meno costosa dell’utilizzo di esseri umani. (ANSA).
DRZ
2023-05-23 17:27 NNNN
Influencer usa l’IA per conversare, 1 dollaro al minuto. Negli Stati Uniti, almeno 1.000 le persone iscritte al servizio
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Influencer usa l’IA per conversare, 1 dollaro al minuto. Negli Stati Uniti, almeno 1.000 le persone iscritte al servizio
(ANSA) – ROMA, 16 MAG – Una giovane influencer statunitense si ‘clona’ con l’intelligenza artificiale e propone ai suoi follower conversazioni dirette con un chatbot, un programma, che simula il suo modo di argomentare. Le conversazioni costano 1 dollaro al minuto. Non è il sequel del film Her – in cui un uomo intraprende una relazione sentimentale col suo sistema operativo – ma una storia vera specchio dei tempi. L’influencer, come scrive Fortune, si chiama Caryn Marjorie, ha 23 anni e 1,8 milioni di follower su Snapchat, un’app usata dai giovanissimi. Sta usando ChatGpt4, l’ultima versione del popolare software di intelligenza artificiale, per il suo chatbot che si chiama CarynAI. Secondo la testata, al momento sono almeno 1.000 le persone che hanno usufruito di questo servizio. Gli utenti hanno l’impressione di chattare con l’influencer preferita, non via messaggi e testo scritto, bensì tramite messaggi vocali per domande e risposte: la voce e soprattutto la personalità sono quelle di Caryn Marjorie che interagisce con un modello di intelligenza artificiale addestrato per replicare la sua personalità, il carattere e la voce. “CarynAI è il primo passo per curare la solitudine”, scrive la ragazza su Twitter.
(ANSA).
SAM
2023-05-16 11:15 NNNN
Summit Ue, più sostegno alle imprese sulla digitalizzazione
Conclusioni, liberare potenziale dati garantendo privacy
ZCZC6601/SXA
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(ANSA) – BRUXELLES, 24 MAR – “Sulla base della comunicazione della Commissione Ue sulla competitività a lungo termine dell’Ue, il Consiglio europeo chiede di avanzare” in alcuni settori, tra cui la digitalizzazione. Nelle conclusioni finali del vertice, si chiede in particolare di “liberare il potenziale dei dati in Europa, garantendo al tempo stesso la privacy e la sicurezza e sfruttando soluzioni economiche in tempo reale”. Inoltre, si chiede di “promuovere l’adozione degli strumenti digitali in tutta l’economia e aumentare il sostegno alle imprese e alle amministrazioni dell’Ue affinché rimangano all’avanguardia nell’intelligenza artificiale, nell’informatica quantistica, nella microelettronica, nel 6G, nel web 4.0 e nella cibersicurezza”.
(ANSA).
YAC-TI
2023-03-24 10:33 NNNN
Onu: Italia, promuovere protezione bambini nel mondo digitale
ZCZC5552/SXA
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(ANSA) – GINEVRA, 16 MAR – I bambini sono gli utenti “più vulnerabili” nel mondo digitale e necessitano di “speciale protezione”. Lo ha affermato oggi a Ginevra il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, ambasciatore Vincenzo Grassi. In un intervento nell’ambito del Dialogo Interattivo con la Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la violenza contro i bambini, Najat Maalla M’jid, nel quadro della 52ma sessione del Consiglio Diritti Umani, l’Ambasciatore ha ribadito che la protezione e la promozione dei diritti dei bambini costituiscono una priorità tradizionale dell’azione dell’Italia sia a livello nazionale che internazionale. “Siamo impegnati nella prevenzione e nel contrasto di ogni forma di violenza e abuso nei loro confronti, anche delle nuove forme emergenti in ambito digitale”, ha rimarcato il Rappresentante Permanente d’Italia. L’Italia ha rilevato che i rischi online stanno aumentando ad un ritmo preoccupante, dal cyberbullismo all’incitamento all’odio, dagli abusi sessuali alle violazioni della privacy, e che i bambini sono gli utenti più vulnerabili ed esposti a tali pericoli. Ha inoltre richiamato l’attenzione sulla questione della continuità tra la violenza online e quella offline, evidenziata nel rapporto presentato dalla Rappresentante Speciale Onu. L’Italia ha quindi sottolineato che i bambini necessitano di speciale protezione nell’ambiente digitale e che devono essere consapevoli dei potenziali rischi, ricordando che, a tal riguardo, l’Italia ha pubblicato l’anno scorso una versione tradotta, insieme a una versione child friendly, del Commento Generale n. 25 del Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia dedicato ai “Diritti dei bambini in relazione all’ambiente digitale”. L’Italia ha infine richiamato l’appello lanciato dalla Rappresentante Speciale nel suo rapporto, incoraggiando gli Stati membri a mantenere la promessa fatta attraverso l’Agenda 2030 e gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile per porre fine a tutte le forme di violenza contro i bambini. Grassi ha concluso il suo intervento ribadendo l’invito ad accelerare gli sforzi globali “to leave no child behind”. (ANSA).
Y4Y-PEN
2023-03-16 12:50 NNNN
ChatGpt, in Italia il chatbot IA è trainato dai giovani
Secondo ricercatori, 1,4 milioni di utenti tra i 15 e i 24 anni
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(ANSA) – MILANO, 14 MAR – Il grande interesse generato da ChatGpt non risparmia l’Italia. Secondo un’analisi della società di ricerca Comscore, a gennaio, il sito di OpenAI.com, da cui era accessibile il chatbot di intelligenza artificiale prima che venisse limitato per troppi accessi, è stato tra i primi 150 siti e app più visitati nel nostro Paese. Merito in gran parte del pubblico maschile di età compresa tra 15 e 24 anni. Nel primo mese del 2023, solo in Italia ChatGpt è stato visitato da oltre 1,4 milioni di utenti unici. Pubblico che, in media, ha speso sul sito 13,1 minuti al mese, più di Wikipedia (11,2 minuti), di siti di testate giornalistiche come Gazzetta dello Sport e Fanpage.it (5,1 e 3,5 minuti, rispettivamente) e di OnlyFans (4,2 minuti). Il tempo medio speso su ChatGpt da smartphone è stato invece inferiore e pari a 9,7 minuti. Un trend in crescita ma che, come spiegano i ricercatori, non può essere ancora paragonato ai servizi a cui gli italiani accedono più spesso, come Tik Tok e YouTube, su cui gli utenti passano al mese, rispettivamente, 23 ore e 11 ore. OpenAI ha registrato più di un milione di interazioni sui social nel mese di gennaio 2023, raddoppiando i numeri generati nell’intero quarto trimestre del 2022. Per ChatGpt le cifre sono ancora più alte, con 9,2 milioni di interazioni nel gennaio del 2023 e un aumento del 330% rispetto all’ultimo trimestre del 2022. Intanto, proprio grazie a ChatGpt volano gli accessi alla versione sperimentale del motore Bing di Microsoft, che include il chatbot come modalità alternativa di ottenere informazioni sul web. Secondo Yusuf Mehdi, vicepresidente della divisione Modern Life, Search and Devices di Microsoft, Bing ha superato 100 milioni di utenti attivi giornalieri in tutto il mondo, ad un mese dall’introduzione dell’intelligenza artificiale di ChatGpt.
(ANSA).
YFF-NAN
2023-03-14 10:42 NNNN
Meta lavora a social decentralizzato, più autonomia a utenti Nome in codice P92, guida progetto il capo di Instagram Mosseri
ZCZC9117/SXB
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(ANSA) – ROMA, 10 MAR – A quasi vent’anni di distanza dal lancio di Facebook, Meta starebbe lavorando ad un nuovo social network ‘decentralizzato’ basato solo su testo. La notizia, riportata per prima dal sito indiano Moneycontrol è poi rimbalzata su diversi media internazionali tra cui Reuters online. “Stiamo esplorando un social network decentralizzato autonomo per la condivisione di aggiornamenti di testo. Crediamo che ci sia un’opportunità per uno spazio separato in cui creatori e personaggi pubblici possano condividere aggiornamenti tempestivi sui loro interessi”, ha detto a Reuters un portavoce di Meta. Un social media decentralizzato è una piattaforma che non dipende dal server di proprietà di una singola azienda, ma lascia ai singoli utenti la configurazione di propri server indipendenti e l’impostazione di regole specifiche del server per la moderazione dei contenuti. Un modello già adottato da Mastodon, piattaforma rivale di Twitter che ha visto molti utenti fuggire dopo l’arrivo di Elon Musk. La nuova app a cui sta lavorando Meta ha al momento il nome in codice P92 e Adam Mosseri, attualmente a capo di Instagram, sta assumendo la guida. Secondo le indiscrezioni la nuova app di contenuti di Meta supporterà ActivityPub, il protocollo di social networking decentralizzato che alimenta proprio Mastodon. (ANSA).
SAM
2023-03-10 12:34 NNNN
++ Italia nel mirino hacker, +169% attacchi nel 2022 ++Rapporto Clusit, media mondiale +21%. “Anno peggiore di sempre”
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(ANSA) – ROMA, 07 MAR – Nel contesto di una “guerra ciberbetica diffusa” anche l’Italia è nel mirino: nel 2022 sono stati 188 gli attacchi informatici verso il nostro paese, con un incremento del 169% sull’anno. A livello mondiale la crescita è stata del 21%. Sono i dati del Rapporto annuale del Clusit, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, condotto su 148 paesi. “Con 2.489 incidenti gravi a livello mondiale, il 2022 è l’anno peggiore di sempre per la cybersecurity”, dicono gli esperti. I dati aggregati per continente confermano “la preponderanza percentuale di vittime in America (38%), contro un Europa al 24% e Asia all’8%”. (ANSA).
Italia nel mirino hacker, +169% attacchi nel 2022 (2)
(ANSA) – ROMA, 07 MAR – L’analisi del Clusit mostra una netta prevalenza di attacchi con finalità di cybercrime e significativi risvolti economici legati alla diffusione dei ransomware: sono l’82% del totale, in crescita del 15% sul 2021. Per l’Italia la percentuale sale al 93%, in crescita del 150% rispetto al 2021. A livello mondiale, le principali vittime tornano ad essere i ‘multiple targets’, i bersagli multipli, (22%), con un aumento del 97% sul 2021, “si tratta di campagne di attacco non mirate, che continuano a causare effetti consistenti”. Segue il settore governativo, delle PA e della sanità (12%). In Italia la pressione maggiore degli attacchi è sulle aziende manifatturiere del Made in Italy, nel settore tecnico-scientifico e dei servizi professionali. Oltre l’80% ha avuto conseguenze molto gravi. Il malware rappresenta la tecnica con cui viene sferrato il 37% degli attacchi globali; seguono vulnerabilità (12%), phishing e social engineering (12%), in crescita del 52%. Anche nel nostro paese prevalgono gli attacchi per mezzo di malware, sono il 53% del totale e hanno impatti gravi o gravissimi nel 95% dei casi. Per il Clusit, inoltre, ben il 64% degli incidenti a livello globale ha come causa azioni “maldestre”, degli utenti o del personale informatico nelle aziende. “Negli ultimi cinque anni si è verificato un cambiamento sostanziale nei livelli globali di cyber-insicurezza mondiali – commentano i ricercatori – al quale non è corrisposto un incremento adeguato delle contromisure adottate dai difensori”. Nel nostro paese, dice il presidente di Clusit, Gabriele Faggioli, “è necessaria una ulteriore evoluzione nell’approccio alla cybersecurity. Occorre non solo che permanga il driver normativo, ma che si mettano in atto a tutti i livelli i processi di valutazione e gestione del rischio per il business, atti a calibrare adeguatamente gli investimenti sulla base delle reali necessità”. (ANSA).
SAM
2023-03-07 12:01 NNNN
DIGITALE: CYBERBULLISMO PREOCCUPA GIOVANI, PER 72% SOCIAL HANNO TROPPO POTERE. sale attenzione ai podcast
ZCZC
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Roma, 6 mar. (Adnkronos) – Per i giovani italiani, tra le problematiche di una società iper-connessa figura in primis il cyberbullismo (60%), al secondo posto l’uniformazione delle identità a degli standard ideali (39%), seguito dalla perdita del tempo personale (38%), infine l’annullamento della sfera privata (26%). È quanto emerge dal rapporto ”Digital Sustainability Index (DiSi) Young – La sostenibilità digitale per i giovani” presentato oggi pomeriggio dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale e da EY Foundation Onlus. Oggi i social network (Facebook, Google, TikTok, SnapChat) hanno troppo potere sui giovani, influenzando i comportamenti delle persone (per il 72% dei giovani italiani, e con percentuali più alte in Francia (82%), Spagna (80%), Polonia (75%) e leggermente più bassa in Germania (69%). Ma non sono solo i social network i servizi digitali più utilizzati, infatti, alla domanda ”quali fra questi ritieni siano i servizi digitali più validi per la crescita personale di un/una giovane?” il 47% degli italiani risponde che predilige i podcast, seguiti da Youtube (43%), realtà di formazione online (36%), social di creazione contenuti quali TikTok, Instagram e SnapChat (31%), Forum e realtà di dialogo (31%), slittano alle ultime posizioni Twitter e Facebook (rispettivamente al 14% e 12%). (Val/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
06-MAR-23 17:01
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Minori: Garante infanzia, innalzare eta’ minima per accesso ai social
ZCZC
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(AGI) – Roma, 3 mar. – “A proposito dell’eta’ minima per accedere ai social l’Italia dovrebbe imitare la Francia. L’Assemble’e nationale discutera’ infatti una proposta per innalzare il limite a 15 anni. Nel nostro Paese e’ a 14 e andrebbe alzato a 16, come propone l’Autorita’ garante per l’infanzia e l’adolescenza sin dal 2018”. A sostenerlo e’ Carla Garlatti, titolare dell’Autorita’ garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. “E’ opportuno che il legislatore o il governo italiano trovino lo stesso coraggio, presentando una proposta di legge per alzare l’eta’ per il consenso digitale al trattamento dei dati dei minorenni senza l’intervento dei genitori”, aggiunge la Garante, secondo la quale, pero’, “modificare il limite minimo per l’accesso ai social non basta perche’, lo
Sappiamo tutti, esso puo’ essere facilmente aggirato”. Per questo, ricorda, “al termine di un tavolo di lavoro coordinato dal ministero della Giustizia, insieme ad Agcom e Garante privacy abbiamo proposto l’introduzione di una sorta di Spid. Si tratta in pratica di istituire un nuovo sistema per la verifica dell’eta’ dei minorenni che accedono ai servizi digitali, basato sulla certificazione dell’identita’ da parte di terzi, cosi’ da mantenere pienamente tutelato il diritto alla privacy”.
La proposta francese, da quanto emerge dalle notizie di stampa, prevederebbe anche sanzioni per le piattaforme che non accertino l’esattezza dei dati anagrafici dichiarati utilizzando tecniche
certificate da un’autorita’ competente. “Un’ipotesi che va nella direzione giusta, in quanto responsabilizza i provider e li obbliga a verifiche piu’ efficaci”, conclude Garlatti.
(AGI)Red/Oll
031403 MAR 23
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