Naturalmente possiamo girarci dall’altra parte e dire che Los Angeles è lontana.Ma il Los Angeles Times ieri pubblica un pezzo, risultato di un’accurata inchiesta giornalistica, che racconta come la polizia di Los Angeles dal 2009 ad oggi, pur avendolo sin qui negato, abbia usato sistematicamente il riconoscimento facciale per il contrasto al crimine.E non parliamo …
Gli algoritmi discriminano? Questa volta il dubbio investe Twitter
È solo un dubbio ma è scomodo davvero.Twitter o, meglio, i suoi algoritmi discriminano tra bianchi e neri?
Vietato dormire al volante anche se la macchina guida da sola
Non manca molto neppure da noi prima di vedere una macchina sfrecciare in autostrada senza un conducente o, almeno apparentemente senza un conducente.In Canada è già successo.
Privacy 2030: il manifesto di Giovanni Buttarelli
E’ il potere di raccogliere informazioni sulle persone, costruire inferenze attraversoquelle informazioni e trasformarle in fonte di valore, sotto forma di profitti commerciali oppure in termini di capacità di condizionamento dei comportamenti altrui.Inizia così il Manifesto Privacy 2030, purtroppo drammaticamente postumo, di Giovanni Buttarelli.
Morta per un attacco informatico
Non uccide solo la malasanità ma anche la mala-informatica nella sanità e questo sarà sempre più vero.Un caffè amaro ma necessario quello di oggi.
I dati negli abissi. E ora?
Microsoft ha appena ripescato un suo data-center sommergibile adagiato sui fondali scozzesi due anni fa e l’esperimento sembrerebbe essere stato un successo.E ora?
L’accesso a internet deve essere neutrale. Parola della Corte di Giustizia.
La Corte di Giustizia dell’Unione europea ieri ha messo, per la prima volta, nero su bianco un principio che, in tanti, attendono di leggere da anni.
“Ho le mani sporche di sangue”. La rivelazione di una gola profonda licenziata da Facebook.
Da: Governare il futuro Facebook non fa abbastanza per contrastare la disinformazione e lascia soli i suoi moderatori davanti a problemi più grandi di loro.Le rivelazioni di una ex del socialnetwork riaccendono una discussione mai chiusa per davvero.
Vuoi inserire un link? Paga.
C’è un brevetto di Instagram che ha per oggetto una soluzione grazie alla quale il gestore di un socialnetwork potrebbe chiedere agli utenti il pagamento di una fee per l’attivazione di un link.Vale la pena parlarne tre minuti.