“WE MAKE FUTURE – Impatto della AI sul lavoro e sfide etiche, diritti dei lavoratori e implicazioni sul mercato del lavoro”

Domani dalle ore 14.20 alle 15.00 nella Sala Open Stage parteciperò al dibattito “ Impatto della AI sul lavoro e sfide etiche, diritti dei lavoratori e implicazioni sul mercato del lavoro”  con la moderazione di Luca Barbieri

Qui il link al programma https://www.wemakefuture.it/offerte/?gclid=CjwKCAjwkLCkBhA9EiwAka9QRkMQiouokQfToG9NHA1XJIlFUNDEZxSkWRZmdJJX3f2G-8H43Pq_vhoCj3kQAvD_BwE#

Diritti degli interessati: il datore di lavoro deve rispondere alle richieste di accesso dei dipendenti

Nuovo appuntamento con la rubrica #iprovvedimentispiegatisemplice su Agenda Digitale. In questo numero parliamo del diritto di accesso ai propri dati personali, una delle più importanti espressioni del diritto alla privacy.

Le iniziative delle altre Autorità

GUIDE RECRUTEMENT| La protezione dei dati personali spiegata ai recruiters: ecco la nuova guida della CNIL

Il processo di reclutamento comporta necessariamente il trattamento di una grande quantità di dati personali dei candidati. Pertanto, l’Autorità garante francese (CNIL) ha pubblicato una guida e una serie di schede pratiche per aiutare i recruiters ad essere compliant.

Dopo più di vent’anni dalle prime raccomandazioni sulla raccolta e il trattamento dei dati personali effettuati durante le operazioni di reclutamento del marzo 2002, l’Autorità ha deciso di dare risposta ad una forte esigenza manifestata dai professionisti. Già da tempo, infatti, si richiede maggiore supporto e un aggiornamento della posizione della CNIL, in un contesto in cui le nuove tecnologie sono utilizzate quotidianamente da parte dei recruiters nelle loro attività.

I canali di reclutamento si sono moltiplicati (social network, pubblicità personalizzata, motori di ricerca specializzati, ecc.), così come gli strumenti di comunicazione utilizzati (videoconferenze, agenti conversazionali o chatbot, applicazioni mobili, ecc.), e sono cresciuti anche i grandi database che consentono l’uso dell’intelligenza artificiale o l’utilizzo di strumenti per valutare il “savoir être” e le “soft skills” dei candidati.

Alla luce di tutte queste innovazioni e dei notevoli rischi di violazione della privacy dei candidati, è essenziale che i recruiters garantiscano il rispetto dei loro diritti e delle loro libertà. E, perciò, la CNIL ha predisposto questa guida per aiutare i recruiters a conformarsi al GDPR.

La guida è composta da due parti:

  • un promemoria dei fondamenti della normativa sulla protezione dei dati personali nel settore del reclutamento (schede da 1 a 10);
  • domande e risposte sull’uso delle nuove tecnologie da parte dei recruiters e su temi specifici come la discriminazione (schede da 11 a 19).

Inoltre, vi sono anche utili strumenti di supporto come un promemoria delle normative e chiarimenti sulle migliori pratiche da adottare per garantire la conformità alla normativa di strumenti di sintesi, sotto forma di schede pratiche:

  • le cinque domande essenziali da porsi;
  • un questionario di autovalutazione RGPD.

Peraltro, la CNIL supporta anche i candidati proponendo una scheda pratica dedicata.

Questa guida rappresenta un buon esempio a cui possono rifarsi anche i recruiters italiani. Beninteso, tenendo a mente le specificità delle diverse legislazioni nazionali.