Della cicatrice francese e di altri demoni da tenere lontano dalla portata dei bambini

L’ultimo allarme lo ha appena lanciato l’Autorità Antitrust italiana aprendo un’istruttoria nei confronti di TikTok nell’ambito della quale contesta alla società di non aver fatto abbastanza per evitare che tra i suoi video spopolassero quelli che invitano i più giovani a farsi l’ormai drammaticamente celebre “cicatrice francese”, diventata, in qualche mese, protagonista di una delle tante challenge che impazzano sui social di tutto il mondo: qui vince chi si crea l’ematoma più visibile, più grave, più simile a una vera cicatrice.

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Su Italian Tech, Replika: la chat(bot) degli orrori

Mettetevi nei panni di un bambino o, magari, di un adolescente solo – come, purtroppo, ce ne sono tanti e, anzi, sempre di più – davanti allo schermo del suo smartphone, del suo tablet o del suo PC e provate a immaginare che, guidato dal passaparola che corre veloce nelle chat, nei gruppi e sui social che frequenta, di tap in tap o di click in click, atterri sulle pagine di Replika, un servizio di intelligenza artificiale che si presenta ai suoi utenti con un claim che la dice lunga: “il compagno che si preoccupa di te”. E sotto un pay off che rincara la dose: “Sempre qui per ascoltare e per parlare. Sempre dalla tua parte”.

Più giù un bel pulsante, l’unico in tutta la pagina, con una tentazione irresistibile: crea la tua replica, ovvero il tuo compagno o la tua compagna ideali.

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