Io non posso entrare. Educhiamoci a educare i bambini a stare sul web

Il fenomeno è quello dei minori di otto, nove o dieci anni che fingono di averne più di tredici per entrare in social network, piattaforme di condivisione di contenuti audiovisivi o di gaming o, ancora, app di messaggistica che sono riservate agli ultratredicenni. È un fenomeno planetario che ha dimensioni enormi.

Leggi qui il pezzo nella mia rubrica Governare il futuro su HuffingtonPost.

Davvero l’unica soluzione è uscire dai social?

Concita De Gregorio, qualche giorno fa su La Stampa ha aperto un dibattito che merita di non essere lasciato cadere nel vuoto nel quale ieri è intervenuto anche Michela Serra. L’altro ieri dalle colonne di Huffington Post ho voluto partecipare anche io. Qui sotto la mia posizione e il link all’articolo integrale su Huff.

Noi possiamo cambiarli, ricondurli a quello che sono e devono essere: un servizio commerciale, uno strumento innovativo, talvolta un passatempo, talaltra una piazza pubblica straordinariamente preziosa per le nostre democrazie. Non c’è ragione per rinunciare a ciò che di buono possono offrirci, per sottrarci al rischio che si impossessino di noi.

Se ti interessa, leggi l’articolo integrale su Huffington Post qui.