Lo sfruttamento dei baby influencer, una questione di privacy e responsabilità genitoriale

#daleggere il pezzo di Lucia Lipari su HuffingtonPost

Da non perdere il pezzo di Lucia Lipari, appena pubblicato su HuffingtonPost a proposito della sovraesposizione mediatica alla quale, sempre più spesso, i genitori “condannano” i più piccoli a caccia di like, consensi e in un numero modestissimo di casi, denari.

Il fenomeno, noto come sharenting, ha potenzialità lesive enormi per il naturale sviluppo dei più piccoli e miete vittime in tutto il mondo.

Ha ragione da vendere Lucia quando dice che i tempi sono maturi perché la politica se ne occupi come sta iniziando a accadere nel resto d’Europa e non solo.

È una questione ormai divenuta urgente e, anzi, improcrastinabile della quale, peraltro, ho scritto di recente con Michela Massimi, nel nostro libretto, La privacy spiegata semplice ai più piccoli (e ai loro genitori), uscito per i tipi di Mondadori.

Privacy Daily | 1/2023

Negli Stati Uniti il Congresso sembra deciso a provare il tutto per tutto per regolamentare in maniera più stringente l’universo dei social media a cominciare, senza alcuna sorpresa, dalla cinese TikTok.

In Italia, da non perdere la guida per i genitori su Internet e bambini messa a punto dall’associazione Carolina che dice no a Internet sotto i due anni e tutto spento per tutti un’ora prima di andare a letto.

Mentre dalla Francia rimbalza una brutta storia a lieto fine: il componente di un gruppo di hacker attacca un ospedale pediatrico con un ramsoware, il gruppo se ne accorge, si scusa e fornisce la chiave per tornare a utilizzare tutti i dati “sequestrati”.