Oggi ricorre l’anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia, ce lo ricorda Telefono Azzurro, lanciando, peraltro, una campagna di sensibilizzazione oggettivamente forte e che non può lasciare indifferente. Oggi, almeno oggi, forse è giusto tornare a casa e chiedere scusa ai nostri figli, scusa a tutti i bambini del mondo perché, troppo spesso, …
Vietare di diffondere video della polizia in azione è una buona idea?
In Francia, in Parlamento, si sta discutendo una legge per vietare la diffusione online di immagini con il volto o altri identificativi di poliziotti in azione.Una discussione che corre lungo la linea sottile che divide la libertà di informazione dal suo opposto comunque lo si voglia chiamare.
Quel software è pirata, anzi no!
Qualche settimana fa Github, il più popolare repository di software al mondo, aveva tirato giù un software utilizzato per scaricare video da YouTube a seguito di una denuncia della RIIA, l’associazione dell’industria musicale americana. Ieri il software è tornato al suo posto.
Chi decide cosa è giusto e cosa è sbagliato on line?
Il problema è ricorrente e riguarda ambiti diversi che vanno dal diritto d’autore alle fakenews.Chi decide cosa è giusto e cosa è sbagliato online?Oggi ne parliamo a proposito delle raccolte fondi.
Tutti in monopattino tra luci e ombre
La pandemia ha rivoluzionato, tra l’altro, il modo in cui ci muoviamo.Mai così in tanti in bicicletta e, mai, così in tanti, specie da adulti, in monopattino.Ma luci e ombre viaggiano inesorabilmente insieme e il fenomeno del monopattini non si sottrae alla regola.
Il consenso è una cosa seria
Niente di nuovo sotto il sole ma la sentenza di ieri della Corte di Giustizia dell’Unione europea arriva a ricordarci che provare di aver ottenuto un consenso al trattamento dei dati personali è meno semplice di quanto qualcuno ancora ritiene e che provarlo è onere del titolare del trattamento.
Zoom ha mentito agli utenti, parola della Federal Trade Commission
Zoom ha mentito agli utenti, parola della Federal Trade Commission
Due etichette e l’Apple store prova a rendere più trasparente l’ecosistema app
Il dado è tratto: dall’otto dicembre tutte le app distribuite sull’apple store dovranno avere un’etichetta capace di raccontare agli utenti quali dati trattano e per quali finalità.
Netflix: la TV è morta, viva la TV
Il bello dell’universo digitale è che sa sorprenderti e smentire ogni umana previsioneNetflix ha appena lanciato, per ora solo in Francia, un canale simile a quelli della vecchia TV.
TOS più lunghi di Harry Potter: dire tanto per non dire nulla
Una ricerca che rimbalza dall’Inghilterra ricorda un problema irrisolto della nostra vita online.Accettiamo termini d’uso e informative sulla privacy che non abbiamo letto e che, in effetti, sembrano spesso scritte per non essere lette.
Whatsapp, arrivano i messaggi a tempo ma non crediamoci troppo
Non è una novità rivoluzionaria perché altri servizi di messaggistica lo consentono da tempo ma ora, anche su Whatsapp, sarà possibile mandare messaggi a tempo.
George Orwell non è più fantascienza ma storia
Inutile disseminare la città di telecamere per la videosorveglianza se si possono utilizzare direttamente le migliaia o, forse, i milioni di telecamere installate dai cittadini e avere occhi ovunque.C’è un esperimento della polizia di Jackson in Mississipi che vale un caffè amaro.
Se il Covid diventa la scusa per abbassare il livello di privacy a scuola
Decine di scuole americane, nel pieno del Covid, sembrerebbe abbiano acquistato termoscanner con incorporato un bel sistemino di riconoscimento facciale.
Se “content is the King”, Baby Shark è Re
La conoscete vero?Se avete figli, fratelli o nipoti piccoli la domanda è retorica e la risposta scontata.
Falsi storici sul web addio?
Ora anche Wayback Machine, la biblioteca di Alessandria del web, inizia a dar conto del factchecking sulle pagine in archivio.