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30 gennaio, Incontro I-Com – “Destinazione Metaverso. I possibili sentieri del mercato e della regolazione in Europa e Italia”

“Destinazione Metaverso. I possibili sentieri del mercato e della regolazione in Europa e Italia”. Ne abbiamo parlato questo pomeriggio al’incontro organizzato dall’Istituto per la competività (I-Com) con Fabiana Di Porto, Università degli Studi di Salerno, Valentina Grippo, vicepresidente della VII Commissione cultura, scienza, istruzione della Camera dei deputati e altri ospiti.

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Convegno Garante privacy, Giornata europea – Una delle sfide del Metaverso sarà assicurare la trasparenza dei trattamenti dati

E’ difficile dire cosa sarà il Metaverso e se andrà coniugato al singolare o al plurale. Avremo un Metaverso o molti Metaversi? Questo non lo sappiamo ancora. Quello che è certo, è che per immergerci nel Metaverso, servirà condividere più dati personali di quelli che oggi utilizziamo per entrare nella dimensione digitale con un conseguente …

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PRIVACY DAILY 30/2023

Un indagine di Kaspersky ha rivelato che il 24% degli utenti messicani fornisce i propri dati personali in cambio di sconti o coupon, senza verificare se questi siano reali o una truffa. Il 76% degli utenti si dichiara disposto a pubblicare informazioni compromettenti in cambio di qualche beneficio o pagamento, mentre il 27% condivide dati …

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PRIVACY DAILY 28/2023

La polizia non può procedere alla raccolta sistematica dei dati biometrici dell’accusato. Lo ha affermato la Corte di Giustizia dell’Unione Europea nel decidere la causa C-505/21, in cui si è pronunciata sulla corretta interpretazione della Direttiva UE 2016/680. Il caso era sorto a seguito del rifiuto di una donna, accusata di frode fiscale, di conferire …

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DIGITALE: PER IL SAFER INTERNET DAY A CONFRONTO TELEFONO AZZURRO E GOVERNO E ISTITUZIONI

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Roma, 27 gen. (Adnkronos) – Mancano pochi giorni al Safer Internet Day 2023, la giornata mondiale dedicata all’uso consapevole e responsabile di Internet che si celebra il 7 febbraio prossimo ed è stata istituita dalla Commissione Europea. Per questa occasione Telefono Azzurro ha promosso due eventi – il 6 e il 7 febbraio – per un confronto con Governo e Istituzioni su come tutelare i bambini dai rischi di internet. L’appuntamento del 6 febbraio è all’Università Cattolica del Sacro Cuore, a Milano, dove ci sarà la presentazione del rapporto di Telefono Azzurro. Il 7 mattina, invece, si svolgerà una presentazione della ricerca a Roma alla Camera dei Deputati e mentre nel pomeriggio lo studio sarà illustrato all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede. Digitale e mondo dell’infanzia, come tutelare bambini e adolescenti di fronte alle nuove sfide è il tema di fondo del confronto visto che, ricorda Telefono Azzurro, sempre più negli ultimi anni si parla di Metaverso, multiverso e nuovi metodi di interazione tramite piattaforme tecnologiche che evolvono rapidamente. Da ciò deriva che ogni settore coinvolto debba formarsi ed aggiornarsi costantemente sulle nuove frontiere verso cui il web si sta dirigendo. Questo nuovo paradigma tecnologico impone una sfida: l’identificazione di tutele maggiori nei confronti di bambini e adolescenti, ponendo il loro valore e la loro dignità al centro del dibattito. Fondazione S.O.S. – il Telefono Azzurro chiama così a raccolta Istituzioni pubbliche e private con l’obiettivo di “lavorare insieme a strategie e azioni comuni, a breve e lungo termine, e condividere strumenti operativi per dar vita ad una proposta di Agenda digitale per bambini e adolescenti, policy normativa di cui l’Italia ancora non è attrezzata”. L’evento, insignito del riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica, costituirà la prima occasione di confronto pubblico tra Telefono Azzurro – da 35 anni interlocutore di riferimento in Italia sui temi della tutela dei diritti dei bambini e dell’infanzia – e il nuovo Governo per promuovere un dialogo fattivo con le istituzioni sulle insidie digitali a cui sono sempre più soggetti i più piccoli, sia nel mondo reale che nel mondo del digitale.

(Sec/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
27-GEN-23 01:30

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“La Privacy degli ultimi” all’inaugurazione della VIII edizione del Master in Responsabile della protezione dei dati personali: Data Protection Officer e Privacy Expert

Un doppio onore e un doppio piacere che la giornata inaugurale del Master in Privacy dell’Università di Roma Tre sia dedicata alla presentazione della mia ultima – assieme all’amico e collega qui in Autorità Eduardo Meligrana – minuscola fatica letteraria: La privacy degli ultimi, per i tipi di Rubbettino.Grazie all’Università di Roma Tre e al …

Le iniziative delle altre Autorità

Le iniziative delle altre Autorità

L’Autorità garante finlandese sanziona un’azienda per 122.000 euro per aver trattato dati particolari senza un esplicito consenso L’Autorità garante finalndese (Tietosuojavaltuutetun toimisto) ha sanzionato un’azienda per aver trattato dati personali relativi alla salute senza specificare le tipologie di dati trattati e le finalità di ciascun trattamento. L’Autorità ha, così, irrogato una sanzione per un importo …

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Privacy Daily 27/2023

Anche San Marino sanziona Meta. La Corte d’Appello della Repubblica del Titano ha confermato la decisione dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati personali sanmarinese – già convalidata in primo grado dal Tribunale – con la quale sono stati inflitti quattro milioni di euro di multa alla società di Menlo Park. L’Autorità aveva contestato a …

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GIOVANI. POST COL CONTAGOCCE E PROFILI FAKE, LA NUOVA VITA ONLINE DELLA GENERAZIONE Z IN ITALIA

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(DIRE) Roma, 26 gen. – I social media, almeno nella loro accezione di mezzi di comunicazione basati sulle reti sociali, iniziano a dare i primi segni di cedimento? Seppur ancora non in modo così evidente, osservando come si comportano gli adolescenti e i giovani adulti si potrebbe essere portati a rispondere di sì. Perlomeno in prospettiva. Non tanto per la quantità di persone che riescono a coinvolgere quanto per le modalità con cui vengono utilizzati: sempre più come media, e meno come social. Con l’emergere del fenomeno della fuga dai social già noto all’estero e che, seppur su piccola scala, si comincia ad apprezzare anche tra gli Zedder italiani. A segnalarlo il portale Skuola.net – media edtech di riferimento per gli studenti – attraverso l’indagine “Giovani e Social Network”, che ha coinvolto nelle scorse settimane oltre 5.000 ragazze e ragazzi tra i 9 e i 24 anni. Quindi Generazione Z, ma non solo: ormai tra gli utenti di Skuola.net iniziamo a trovare i primi rappresentanti della Generazione Alpha, che “colonizza” i primi anni delle scuole secondarie. Tornando ai risultati della ricerca, nel campione preso in esame, 8 giovani su 10 risultano iscritti ad almeno una piattaforma social. Il restante 20% non ha un profilo perché troppo giovane per iscriversi oppure perché ha deciso diabbandonare le piattaforme o di non farne parte. I dati più interessanti, però, vengono fuori se l’analisi viene effettuata per fasce d’età. Perché se tra i più grandi (15-24 anni) la quota di iscritti sale al 90%, tra coloro che si apprestano a entrare nell’adolescenza (9-14 anni) – fase in cui generalmente si approda sui social anche se a volte non sarebbe consentito – il distacco dalle piattaforme è sensibile: è vero che il 56% è già iscritto a un social, ma non è detto che la schiera degli utenti aumenterà così nettamente man mano che questi cresceranno. Infatti, solo il 24% del sotto campione dicedi non essere iscritto o di non volersi iscrivere perché non possiede l’età minima consentita, mentre ben il 15% già fa intravedere che non lo farà in quanto “non interessato”.
In ogni caso, come detto, per il momento il sistema regge. Innanzitutto perché anche gli utenti più giovani tendono a essere multipiattaforma: circa 1 su 2 è iscritto a più di tre social network, 1 su 5 è presente su tre piattaforme, altrettanti (22%) su due. Meno di 1 su 10, quindi, si limita a una sola piattaforma. Inoltre, i livelli di fruizione sono davvero alti: quasi tutti (92%) accedono quotidianamente, come minimo, al social di riferimento, a quello più amato. E oltre 4 su 10 entrano ogni giorno su tutte le piattaforme a cui sono iscritti. Passandoci parecchio tempo: il 30% è online almeno un’ora al giorno, il 43% fino a due ore, il 16% mediamente oltre le tre ore. La presenza assidua, però, non significa necessariamente partecipazione attiva. Le ragazze e i ragazzi preferiscono restare dietro le quinte, se non addirittura rendersi “invisibili”. L’uso che Gen Z e Gen Alpha fanno dei social, infatti, è abbastanza passivo: la stragrande maggioranza (72%) li sfrutta principalmente per guardare i contenuti degli altri, il altrui, appena il 3% cerca nei social soprattutto una vetrina per mettersi in mostra, postando a ripetizione. Una modalità di fruizione che fa il paio anche con la quantità di contenuti prodotti ogni giorno: solo l’8% non può dire conclusa la giornata se non ha postato qualcosa, a cui fa da contraltare un ben più consistente 22% che non posta mai, ma proprio mai. In mezzo, tutte le sfumature: chi pubblica un contenuto qualche volta a settimana (17%), al mese (20%) o all’anno (33%). Un quadro che, alla fine, si riflette nelle motivazioni per cui si usano le piattaforme. Che avvalorano quanto detto sinora. L’intrattenimento puro è l’obiettivo della maggior parte degli utenti: il 70% scrolla il feed delle varie App per divertirsi con i contenuti prodotti da altri. Parecchio sfruttata anche la possibilità, tramite i social, di restare in contatto con amici e conoscenti: lo dice il 64%. Ma c’è pure spazio per l’informazione: il 61% sulle piattaforme cerca anche notizie. Il 52% spera di imparare cose nuove, il 48% ne approfitta pure per seguire personaggi famosi e influencer. Solamente il 15% ha l’obiettivo, tra l’altro, di far sapere ai suoi contatti come la pensa, appena l’11% lo fa per mettersi semplicemente in mostra.
E poi ci sono quelli che sui social ci sono ma non si vedono. Perlomeno nella loro vera essenza. E sono tantissimi: addirittura 1 giovane su 3 ammette che al profilo “ufficiale” ne affianca anche uno falso, assumendo una differente identità a seconda dei casi. Per quale motivo si ricorre al profilo fake? Soprattutto per conoscere nuove persone senza esporsi troppo (30%) ma anche per controllare gli altri sotto mentite spoglie (22%) o per aggirare eventuali blocchi del profilo reale da parte di altri utenti (16%). Il social che attrae maggiormente le nuove generazioni? Si conferma, a furor di popolo, Instagram: è utilizzato da quasi 9 giovani su 10. La concorrenza di TikTok, su questo target, si fa però sentire: alla piattaforma cinese sono iscritti oltre 8 su 10. Terzo gradino del podio per un social sui generis: YouTube, su cui entra spesso e volentieri oltre 1 su 2. “Negli ultimi tempi sta cambiando in maniera profonda la fruizione dei social media da parte delle nuove generazioni: se solo qualche anno fa era quasi impossibile trovare un adolescente non iscritto a un social e non affetto da sindrome da post compulsivo, oggi non è poi un evento così peregrino. L’abbandono dei social da parte della Generazione Z e, ancor di più, da parte della successiva Generazione Alpha, inizia infatti a essere un fatto misurabile, seppur non ancora mainstream. Mentre è sicuramente diventata comune una fruizione passiva dei contenuti prodotti dagli altri. Insomma, la dimensione ‘mediatica’ delle piattaforme sta crescendo rispetto a quella ‘sociale’ originaria. Che comunque resta importante: è infatti la seconda motivazione d’uso, dietro solo alla finalità di intrattenimento, che oggi sembra essere la principale ragione d’accesso ai social. Senza dimenticare che, ormai, anche questi sono diventati luoghi d’elezione per informarsi e per imparare nuove cose”, commenta così i dati della ricerca Daniele Grassucci, Head of Content and Communication di Skuola.net.

(Com/Red/ Dire)
06:10 26-01-23
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26 gennaio, evento Bicocca Privacy Day

Questa mattina sono intervenuto al Bicocca Privacy Day, l’evento organizzato da ReD OPEN e Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. L’iniziativa è stata organizzata nell’ambito del “Data Protection Day” (28 gennaio), la giornata internazionale che il Consiglio d’Europa ha scelto di dedicare alla protezione dei dati personali. Per info clicca qui.

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Privacy Daily 26/2023

Le scansioni delle stanze degli studenti effettuate dal software di proctoring durante un esame universitario online violano la privacy? Per ora a dirlo è soltanto un tribunale distrettuale, ma sulla questione è stata chiamata a pronunciarsi la Corte d’appello federale di Cincinnati. La Cleveland State University ha, infatti, presentato ricorso contro la sentenza del giudice …

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“La privacy degli ultimi” a Radio Activa Plus

La privacy è un diritto fondamentale dell’uomo. Proteggerla significa proteggere l’identità di una persona e, quindi, la sua possibilità di sviluppo intellettuale, emotivo e spirituale, contro ogni possibile mercificazione. Nel podcast di Radio Activa Plus, “A little privacy, please!” abbiamo parlato con Sergio Aracu e Marco Trombadore, di un tema che sento particolarmente, quello della privacy …

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Privacy Daily 25/2023

La Presidente della CNIL avverte: niente riconoscimento facciale per le Olimpiadi 2024. L’apparto di sicurezza che la Francia sta predisponendo in vista delle Olimpiadi estive includerà, per la prima volta, telecamere dotate di intelligenza artificiale. È così che il governo sta cercando di aumentare il suo arsenale di poteri di sorveglianza per garantire la sicurezza …

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25 gennaio, Luiss – Presentazione del libro “Ingovernabili – Grandi piattaforme, nuovi monopoli e la lotta per la concorrenza” di Andrea Minuto Rizzo e Roberto Sommella

Mercoledì 25 gennaio, dalle ore 17.30, parteciperò alla presentazione del libro “Ingovernabili – Grandi piattaforme, nuovi monopoli e la lotta per la concorrenza” di Andrea Minuto Rizzo, Responsabile Affari Istituzionali dell’Unione Europea e Internazionali, Ferrovie dello Stato Italiane e Roberto Sommella, Direttore, MF-Milano Finanza, presso la Luiss Business School. Scarica il programma qui.