1 febbraio 2023, evento Gruppo BNP Paribas, “La privacy che verrà”

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Anche quest’anno il Gruppo BNP Paribas celebra in tutto il mondo la Giornata della protezione dei dati personali. In tale contesto, Mario Mosca, DPO Italy – Gruppo BNP Paribas, ha organizzato a Roma per il 1° febbraio, un evento dal titolo “La privacy che verrà“.

Tema del mio intervento: “Privacy, un’opportunità di business“. Ad aprire i lavori Elena Goitini, Amministratore delegato BNL SPA, Responsabile Gruppo BNP Paribas per l’Italia. Al convegno, che inizia alle ore 9.30, parteciperanno anche Nicola Bernardi, Presidente di Federprivacy e Sergio Aracu, Partner fondatore di Area Legale s.r.l.

Le iniziative delle altre Autorità

MÀS QUE UN MÒVIL | L’Autorità garante spagnola promuove una campagna per l’uso responsabili del cellulare da parte dei minori

L’Agenzia Spagnola per la Protezione dei Dati (AEPD) e l’UNICEF Spagna stanno portando avanti la campagna “Màs que un mòvil” (Più che un cellulare), mirata allo scopo di sensibilizzare i genitori sui rischi che derivano da un uso non responsabile dello smartphone da parte dei loro figli.

Secondo i dati del rapporto UNICEF Spagna relativo all’impatto della tecnologia sull’adolescenza, l’età media di accesso al primo dispositivo mobile per uso personale nel Paese è inferiore agli 11 anni. Inoltre, il rapporto mostra che quasi il 95% degli adolescenti ha un telefono cellulare con connessione a Internet, ma soltanto il 29,1% degli intervistati afferma che i genitori stabiliscono regole per l’uso della tecnologia, solo il 24% dichiara di avere a disposizione un tempo limitato per l’utilizzo dei dispositivi e il 13,2% di poter accedere a contenuti limitati.

AEPD e UNICEF forniscono, quindi, alle famiglie la “Guida che non arriva con il cellulare”, una serie di raccomandazioni per incoraggiare il dialogo e favorire un approccio attivo all’educazione dei figli, trasmettendo valori e, soprattutto, informazioni sufficienti a garantire un uso responsabile del cellulare.

La guida elenca 10 punti chiave che i genitori devono tenere in considerazione prima di regalare un cellulare ai propri figli:

  1. Pianificare l’arrivo del telefono cellulare
  2. Supervisionare e definire regole e limiti
  3. Curarsi dei dati sui social network
  4. Interessarsi ai videogiochi
  5. Sapere con chi parlano i ragazzi
  6. Stimolare il senso critico
  7. Essere aperti all’aiuto
  8. Essere responsabili dei propri figli
  9. Garantire uno spazio di disconnessione
  10. Verificare come si sentono i ragazzi nella loro vita digitale

Alla campagna “Màs que un mòvil” partecipano compagnie telefoniche – Movistar, Orange, Vodafone e Yoigo – e reti televisive – Atresmedia, Mediaset, RTVE, Movistar Plus+ e Vodafone TV –. Inoltre, JC Decaux trasmette lo spot sulla propria segnaletica stradale e nei centri commerciali, mentre Metro de Madrid e EMT Madrid diffondono l’iniziativa sui rispettivi canali.

La campagna è, peraltro, compresa nelle azioni di divulgazione del Patto Digitale per la protezione delle persone, promossa sempre dall’AEPD, che riunisce più di 400 organizzazioni e associazioni.

Cina sfida Usa, AI sul suo motore di ricerca Baidu
Media, prepara alternativa a popolare software ChatGpt

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(ANSA) – ROMA, 31 GEN – La Cina potrebbe battere sul tempo gli Stati Uniti nell’introduzione di un software di intelligenza artificiale simile a ChatGpt – di cui si parla tanto da settimane – sul suo motore di ricerca Baidu, praticamente il Google cinese. Lo riporta Bloomberg, il lancio dovrebbe avvenire a marzo. Baidu – scrive la testata – ha speso miliardi di dollari nella ricerca sull’intelligenza artificiale, il suo sistema Ernie, un modello di apprendimento automatico addestrato per anni, sarà la base di questo sistema. ChatGpt, lo strumento di intelligenza artificiale di OpenAI, ha acceso Internet sin dal suo debutto pubblico a fine novembre, accumulando più di un milione di utenti in pochi giorni e innescando un dibattito sul ruolo dell’AI nelle scuole, negli uffici e nella vita quotidiana. Microsoft sta investendo miliardi su questo software. E Google ha fatto trapelare che sta mettendo a punto un rivale di ChatGpt che si chiama Sparrow e che potrebbe essere rilasciato nella primavera del 2023. ChatGpt ha anche suscitato l’interesse degli utenti cinesi che hanno condiviso schermate di conversazioni con la piattaforma, nonostante un Internet domestico pesantemente censurato e in gran parte isolato dal resto del mondo. (ANSA).
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2023-01-31 09:54 NNNN

Su Italian Tech, Replika: la chat(bot) degli orrori

Mettetevi nei panni di un bambino o, magari, di un adolescente solo – come, purtroppo, ce ne sono tanti e, anzi, sempre di più – davanti allo schermo del suo smartphone, del suo tablet o del suo PC e provate a immaginare che, guidato dal passaparola che corre veloce nelle chat, nei gruppi e sui social che frequenta, di tap in tap o di click in click, atterri sulle pagine di Replika, un servizio di intelligenza artificiale che si presenta ai suoi utenti con un claim che la dice lunga: “il compagno che si preoccupa di te”. E sotto un pay off che rincara la dose: “Sempre qui per ascoltare e per parlare. Sempre dalla tua parte”.

Più giù un bel pulsante, l’unico in tutta la pagina, con una tentazione irresistibile: crea la tua replica, ovvero il tuo compagno o la tua compagna ideali.

Leggi l’articolo completo su Italian Tech.

PRIVACY DAILY 31/2023

I mandanti dell’omicidio di Marielle Franco, triste vicenda della cronaca brasiliana, potrebbero essere individuati grazie ai dati forniti da Google. Il Superior Tribunal de Justiça ha ordinato all’azienda di Mountain View di fornire alcuni metadati che potrebbero rivelarsi fondamentali nel condurre le indagini ad una svolta. L’azienda californiana ha, così, consegnato il materiale alle autorità brasiliane, ma non senza polemiche. Infatti, il GAECO, unità operativa speciale anticrimine che si occupa del caso, avrebbe utilizzato delle tecniche investigative (definite “battute di pesca”) potenzialmente pericolose per la privacy. Gli investigatori avrebbero disegnato due perimetri dell’area del delitto – in cui cercare i dati – e chiesto di incrociare le informazioni geografiche ottenute tramite triangolazione con quelle di chi aveva cercato il nome di Marielle Franco – solo o anche in combinazione con altre parole –. Le informazioni così ottenute, secondo il GAECO, potrebbero irrobustire il quadro accusatorio a carico dei presunti assassini e permettere di risalire ai mandanti.

Il Garante privacy federale tedesco ha espresso perplessità rispetto alla proposta di collegare il codice fiscale (Steuer-ID) al numero di conto corrente. Tra i progetti in materia di digitalizzazione, ci sarebbe anche questa soluzione volta a rendere più rapidi i trasferimenti di denaro ai cittadini da parte del governo federale. Infatti, è emerso che quando l’anno scorso il governo tedesco si è proposto di versare rapidamente gli aiuti necessari a contrastare l’inflazione e il rincaro dei prezzi dell’energia, ci si è resi conto non vi erano metodi efficienti. Ma la coalizione “semaforo” (socialisti, liberali e verdi) vuole dimostrare l’agilità digitale e “la velocità della nuova Germania”, come dichiarato anche dallo stesso cancelliere Olaf Scholz. Così, già da quest’estate, il ministro delle Finanze Christian Lindner aveva annunciato il progetto, stimandone in “diciotto mesi” il tempo di realizzazione. Poi, prima di Natale, è stata creata la base giuridica con la legge fiscale annuale. A riguardo, però, il Garante privacy federale tedesco, Ulrich Kelber, ha espresso forte preoccupazione per le potenziali minacce allo “spazio intellettuale interno” (“geistigen Innenraum”). Resta forte, infatti, a causa di una serie di esperienze storiche negative, la diffidenza rispetto ai trattamenti di dati personali effettuati dallo Stato. Ci vorrà ancora del tempo prima che il progetto di associare il codice fiscale al conto bancario si concretizzi, ma le polemiche già si stanno accendendo.

Singapore e la Malaysia firmano un nuovo protocollo d’intesa sulla cooperazione nel campo della protezione dei dati personali, della sicurezza informatica e dell’economia digitale. Il protocollo è stato firmato dai rispettivi ministri delle Comunicazioni e del Digitale, Josephine Teo e Fahmi Fadzil, alla presenza dei Primi ministri Lee Hsien Loong e Datuk Seri Anwar, presso l’Istana (palazzo presidenziale di Singapore). Tra le aree di cooperazione in materia di protezione dei dati personali vi sarà lo scambio di conoscenze ed expertise sulle best practices connesse alla disciplina in materia protezione dei dati personali, l’istituzione di programmi educativi e di capacity building, nonché l’agevolazione dei meccanismi per promuovere i flussi transfrontalieri di dati. La cooperazione comprende anche lo sviluppo e l’attuazione del Meccanismo di flusso transfrontaliero di dati dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN) – nell’ambito del Quadro sulla governance dei dati digitali – e lo scambio di informazioni riguardanti incidenti o indagini che coinvolgono persone fisiche o giuridiche. Inoltre, la cooperazione prevede lo sviluppo di iniziative congiunte per consentire al settore industriale di collaborare all’innovazione basata sui dati.

English version

The instigators of the murder of Marielle Franco, a sad affair in the Brazilian chronicle, could be identified thanks to data provided by Google. The Superior Tribunal de Justiça ordered the Mountain View company to provide some metadata that could prove fundamental in bringing the investigation to a turning point. The Californian company has thus handed over the material to the Brazilian authorities, but not without controversy. In fact, GAECO, the special anti-crime task force in charge of the case, allegedly used investigative techniques (called ‘fishing expeditions’) that were potentially dangerous for privacy. The investigators would have drawn two perimeters of the crime area – in which to search for data – and asked to cross-reference the geographical information obtained by triangulation with those who had searched for Marielle Franco’s name – alone or also in combination with other words -. The information obtained in this way, according to the GAECO, could strengthen the prosecution’s case against the alleged murderers and make it possible to trace the perpetrators.

The German Federal Data Protection Supervisor expressed concern about the proposal to link the tax code (Steuer-ID) to the bank account number. Among the digitisation projects, there would also be this solution to speed up money transfers to citizens by the federal government. In fact, it turned out that when the German government set out last year to quickly disburse aid to combat inflation and rising energy prices, it was realised there were no efficient methods. But the ‘traffic light’ coalition (socialists, liberals and greens) wants to demonstrate the digital agility and ‘the speed of the new Germany’, as chancellor Olaf Scholz himself declared. Thus, as early as this summer, Finance Minister Christian Lindner had announced the project, estimating an ‘eighteen-month lead time’. Then, before Christmas, the legal basis was created with the annual tax law. In this connection, however, the German Federal Privacy Commissioner, Ulrich Kelber, expressed great concern about potential threats to the ‘internal intellectual space’ (‘geistigen Innenraum’). Indeed, due to a series of negative historical experiences, mistrust of State processing of personal data remains strong. It will still take some time before the plan to link the tax code to the bank account materialises, but controversy is already brewing.

Singapore and Malaysia sign a new memorandum of understanding on cooperation in the field of personal data protection, cybersecurity and the digital economy. The memorandum was signed by the respective Ministers of Communications and Digital, Josephine Teo and Fahmi Fadzil, in the presence of Prime Ministers Lee Hsien Loong and Datuk Seri Anwar, at the Istana (Singapore’s presidential palace). Areas of cooperation in the field of personal data protection will include the exchange of knowledge and expertise on best practices related to data protection regulations, the establishment of educational and capacity building programmes, and the facilitation of mechanisms to promote cross-border data flows. Cooperation also includes the development and implementation of the Association of Southeast Asian Nations (ASEAN) Cross-Border Data Flow Mechanism – under the Digital Data Governance Framework – and the exchange of information regarding incidents or investigations involving natural or legal persons. In addition, the cooperation includes the development of joint initiatives to enable industry to collaborate on data-driven innovation.

Consumatori all’Ue, ‘cautela su joint venture Big Tlc’. Il 10/2 Bruxelles decide su piano pubblicitario contro major Usa

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(ANSA) – BRUXELLES, 30 GEN – I consumatori europei vanno in pressing sulla vicepresidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, per sollecitare “cautela” nella valutazione, attesa il 10 febbraio, sul piano notificato lo scorso 6 gennaio da Deutsche Telekom, Orange, Telefonica e Vodafone di costituire una joint venture per competere con le Big Tech americane nel mercato della pubblicità online. “Sebbene questa joint venture possa creare un’alternativa ai fornitori di servizi di intermediazione storici nella pubblicità online, è fondamentale che non ostacoli o precluda l’emergere di altri rivali che potrebbero offrire ai consumatori soluzioni più rispettose della privacy”, evidenzia l’Organizzazione dei consumatori Ue (Beuc), in una lettera inviata direttamente a Vestager, chiarendo di partire tuttavia “dal presupposto che la Commissione europea esaminerà a fondo se questa joint venture” non intenda sfruttare la propria posizione di forza “per precludere i rivali”. In parallelo, evidenziano ancora in consumatori, “poiché la joint venture proclama di avere a cuore la privacy, saremmo molto preoccupati sia dal punto di vista del consumatore che da quello dei diritti fondamentali se la Commissione dovesse acconsentire” alla realizzazione del progetto “senza la certezza che rispetti i requisiti previsti nel regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) e la direttiva ePrivacy”. L’organizzazione ritiene dunque “essenziale indagare ulteriormente per determinare la legalità della soluzione proposta” e le responsabilità delle parti coinvolte”, consultando anche le autorità per la protezione dei dati e della privacy. (ANSA).
ZVB
2023-01-30 16:41 NNNN

30 gennaio, Incontro I-Com – “Destinazione Metaverso. I possibili sentieri del mercato e della regolazione in Europa e Italia”

“Destinazione Metaverso. I possibili sentieri del mercato e della regolazione in Europa e Italia”. Ne abbiamo parlato questo pomeriggio al’incontro organizzato dall’Istituto per la competività (I-Com) con Fabiana Di Porto, Università degli Studi di Salerno, Valentina Grippo, vicepresidente della VII Commissione cultura, scienza, istruzione della Camera dei deputati e altri ospiti.

Convegno Garante privacy, Giornata europea – Una delle sfide del Metaverso sarà assicurare la trasparenza dei trattamenti dati

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E’ difficile dire cosa sarà il Metaverso e se andrà coniugato al singolare o al plurale. Avremo un Metaverso o molti Metaversi? Questo non lo sappiamo ancora. Quello che è certo, è che per immergerci nel Metaverso, servirà condividere più dati personali di quelli che oggi utilizziamo per entrare nella dimensione digitale con un conseguente incremento almeno quantitativo, dell’ordine di grandezza delle questioni da affrontare in termini di privacy. 

E dico volutamente questioni e non problemi perché credo che, anche questo giro di boa dell’innovazione, vada affrontato con laicismo e serenità, respingendo ogni tentazione che ci suggerisca di bloccare la trasformazione del mondo e di restare nella nostra confort zone di uomini che hanno già fatto abbastanza fatica a imparare a vivere nell’ecosistema digitale di oggi e non sono pronti a un altro balzo in avanti. A concentrarsi sull’esigenza di governare, orientare, promuovere uno sviluppo sostenibile del Metaverso o dei Metaversi che verranno. Di questo e molto altro ho parlato oggi durante convegno “Il Metaverso tra utopie e distopie”, organizzato dal Garante privacy per la 17ma Giornata europea della protezione dei dati personali.

Se vuoi saperne di più, nei prossimi giorni troverai sul mio blog e sui social, il video-intervento completo.

PRIVACY DAILY 30/2023

Un indagine di Kaspersky ha rivelato che il 24% degli utenti messicani fornisce i propri dati personali in cambio di sconti o coupon, senza verificare se questi siano reali o una truffa. Il 76% degli utenti si dichiara disposto a pubblicare informazioni compromettenti in cambio di qualche beneficio o pagamento, mentre il 27% condivide dati e particolari sui social network, con conseguenze come il doxing. Fabio Assolini, direttore del team di ricerca e analisi per l’America Latina di Kaspersky, ha spiegato: “Chiunque può essere vittima di doxing, poiché non si basa sulla popolarità, sullo status economico o sul ruolo dell’obiettivo nella società. Inoltre, l’aggressore può essere un estraneo, o qualcuno che cerca di trarre vantaggio personale, che vuole fare del male alla vittima, o persino un ammiratore segreto”. Per questo motivo, in occasione della Giornata internazionale della protezione dei dati personali, gli esperti di Kaspersky hanno invitato tutti gli utenti a considerare come i contenuti che condividono online possano essere interpretati e utilizzati da altri, raccomandando di adottare le dovute cautele. 

A margine della Giornata internazionale della privacy, in Israele è cresciuto il dibattito su come tenere al sicuro i bambini nell’ambiente online. Diversi esperti hanno messo in guardia rispetto ai rischi che comporta l’uso delle nuove tecnologie per i più piccoli. Kobi Nissan, CPO e cofondatore di Mine, ha affermato che la privacy dei bambini online è un’enorme preoccupazione per i genitori, dato che utilizzano sempre più la tecnologia e trascorrono più tempo online: “lo sconosciuto con il lecca-lecca al parco giochi è ora qualcuno che li contatta su TikTok o che gioca con loro a un videogioco usando degli pseudonimi”. La legge sulla protezione della privacy israeliana non prevede regole specifiche per quanto riguarda il trattamento dei dati dei minori. Pertanto, Elen Yosef, partner dello studio Weksler Bregman Law, ha sostenuto che: “poiché i bambini sono meno consapevoli dei rischi e delle conseguenze delle questioni relative alla privacy, tra cui il trattamento e la condivisione dei loro dati personali, le leggi israeliane in materia di privacy dovrebbero adottare un riconoscimento e una protezione specifici per quanto riguarda il diritto alla privacy dei bambini, compresi i requisiti per il trattamento dei dati personali online”.

La protezione dei dati personali in Nigeria vale 5,5 miliardi. Lo ha rivelato il Ministro delle Comunicazioni e dell’economia digitale, Isa Pantami, in occasione di un briefing con la stampa per l’inizio della Settimana Globale della Privacy 2023, dedicata al tema: “Think Privacy First”. Il Ministro ha affermato che avere una legge in materia di protezione dei dati personali è una best practice per attrarre investimenti e benefici economici. “Anche i potenziali investitori oggi si chiedono se la legge sulla protezione dei dati sia in vigore o meno nel vostro Paese. Se non avete una legge sulla protezione dei dati, non si sentiranno a loro agio a venire nel vostro Paese per investire, perché oggi i dati sono fondamentali. Di solito diciamo che i dati sono il nuovo petrolio, ma a volte sostengo che i dati sono l’acqua, perché l’acqua è una necessità per la sopravvivenza e i dati sono una necessità per la sopravvivenza dell’economia basata sulla conoscenza”.

English version

A Kaspersky survey revealed that 24% of Mexican users give out their personal data in exchange for discounts or coupons, without checking whether these are real or a scam. 76% of users are willing to publish compromising information in exchange for some benefit or payment, while 27% share data and details on social networks, with consequences such as doxing. Fabio Assolini, director of the research and analysis team for Latin America at Kaspersky, explained: ‘Anyone can be a victim of doxing, as it is not based on popularity, economic status or the target’s role in society. In addition, the attacker can be a stranger, or someone seeking personal gain, who wants to harm the victim, or even a secret admirer’. For this reason, on the occasion of International Data Protection Day, Kaspersky’s experts urged all users to consider how the content they share online can be interpreted and used by others, recommending that they take appropriate precautions. 

On the sidelines of International Privacy Day, debate grew in Israel about how to keep children safe in the online environment. Several experts warned of the risks involved in using new technologies for young children. Kobi Nissan, CPO and co-founder of Mine, said that children’s privacy online is a huge concern for parents as they increasingly use technology and spend more time online: ‘the stranger with the lollipop on the playground is now someone who contacts them on TikTok or plays a video game with them using pseudonyms’. The Israeli privacy protection law does not contain specific rules regarding the processing of children’s data. Therefore, Elen Yosef, partner at Weksler Bregman Law firm, argued that: “Because children are less aware of the risks and consequences of privacy issues, including the processing and sharing of their personal data, Israeli privacy laws should adopt specific recognition and protection regarding children’s right to privacy, including requirements for the processing of personal data online.”

Data protection in Nigeria is worth 5.5 billion. This was revealed by the Minister of Communications and Digital Economy, Isa Pantami, at a press briefing to mark the commencement of Global Privacy Week 2023, dedicated to the theme: ‘Think Privacy First’. The Minister said that having a data protection law is a best practice for attracting investment and economic benefits. “Even potential investors today are wondering whether or not a data protection law is in place in your country. If you don’t have a data protection law, they will not feel comfortable coming to your country to invest, because data is crucial today. We usually say that data is the new oil, but sometimes I say that data is water, because water is a necessity for survival and data is a necessity for the survival of the knowledge-based economy”.