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cosedagarante

Grazie a Radio Activa Plus per il pensiero-pop

Il biliardino delle #cosedagarante si arricchisce di un nuovo pezzo di storia: l’illustrazione che racconta della prima puntata di “A little privacy, please!” , il podcast di Radio Activa Plus, alla quale ho avuto il privilegio di essere ospite e di presentare “La privacy degli ultimi”. Grazie a Sergio Aracu, Marco Trombadore e ad Alterales per il …

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22 febbraio, presentazione del volume “La Privacy dell’Era Digitale. Le Relazioni dei Presidenti dell’Autorità Garante 1997-2022”

Domani – dalle ore 15.00 – parteciperò alla presentazione del volume “La Privacy dell’Era Digitale. Le Relazioni dei Presidenti dell’Autorità Garante 1997-2022”, a cura del nostro Presidente Pasquale Stanzione. L’evento, che si terrà a Roma presso Esperienza Europa – David Sassoli, potrà essere anche seguito in diretta streaming collegandosi al sito del Garante www.gpdp.it.

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PRIVACY DAILY 49/2023

L’accordo transatlantico sui dati personali naviga in acque cattive. Contro il patto concordato dal Governo degli Stati Uniti e dalla Commissione Europea si è sollevata, infatti, una fronda parlamentare in seno all’Eurocamera. Così, secondo quanto rivelato dal quotidiano tedesco Die Welt, dopo tre anni di negoziati il “Trans-Atlantic Data Privacy Framework” (TADPF) rischia di subire …

Agenzie

Minori: Sant’Egidio-Polizia, patto contro abusi online – Giannini, “sul web rischi reali, importante collaborare”

[aside_content] ZCZC6256/SXB XCI23051019105_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB (ANSA) - Roma, 20 Feb - Tutelare i minori e prevenire i rischi online: questo l'obiettivo della collaborazione tra la Polizia di Stato e la Comunità di Sant'Egidio attraverso un protocollo d'intesa firmato oggi dal Capo della Polizia, Lamberto Giannini, e il presidente di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo. "È …
Le iniziative delle altre Autorità

Le iniziative delle altre Autorità

Consultazione pubblica sui dati biometrici in Nuova Zelanda Il Privacy Commissioner neozelandese sta valutando l’adozione un codice di condotta per regolamentare la biometria. L’uso di tecnologie biometriche, come il riconoscimento facciale o delle impronte digitali, è una questione di interesse per le autorità garanti della privacy di tutto il mondo e la Nuova Zelanda non …

Privacy Daily

PRIVACY DAILY 48/2023

Continuano le battaglie legali per i dati biometrici davanti alla Corte Suprema dell’Illinois. Due settimane dopo essersi pronunciata in favore dell’estensione dei termini di prescrizione a cinque anni per tutte le violazioni del Biometric Information Privacy Act (BIPA), la Corte ritorna sull’argomento. È stata una decisione sofferta (passata per 4 voti contro 3), ma alla …

Governare il futuro

Il caso Alberto Ongania e perché, già oggi, non si può e non si deve morire di privacy

Il diritto alla privacy, per settimane, è stato additato come responsabile dapprima dell’impossibilità di procedere a ricerche più efficaci e, quindi, della morte di una persona. Ma quei dati avrebbero potuto e, probabilmente, dovuto essere utilizzati come il Garante ha chiarito sin dal 2008. Leggi qui il pezzo nella mia rubrica Governare il futuro su …

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PRIVACY DAILY 47/2023

L’uso di un nuovo tipo di software di analisi dei dati da parte della polizia non è conforme alla Costituzione tedesca. Lo ha affermato il Bundesverfassungsgericht (la Corte costituzionale federale), stabilendo l’incostituzionalità delle attuali norme relative all’uso di questi software da parte della polizia di Assia e Amburgo. Si tratta di programmi informatici complessi, come …

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IMMEDIAPRESS/KASPERSKY: PER IL 21% DELLE AZIENDE EUROPEE LA NEGLIGENZA DEI DIPENDENTI È LA CAUSA PRINCIPALE DELLA PERDITA DI DATI

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(Adnkronos) – Milano, 17 febbraio 2022. Secondo gli intervistati dell’indagine Kaspersky IT Security Economics, la perdita di dati dai sistemi interni causata da attacchi informatici (17%) o dai dipendenti (21%) è il problema di sicurezza più rilevante tra le PMI e le grandi aziende europee. Le crescenti preoccupazioni in materia di sicurezza dei dati attirano sempre più l’attenzione dei dirigenti aziendali sulle policy di trasparenza dei loro fornitori.

La digitalizzazione globale ha inevitabilmente portato alla condivisione e all’archiviazione online di enormi quantità di dati. Secondo le ultime stime, il volume di dati generati, distribuiti, copiati e archiviati dovrebbe raggiungere più di 180 zettabyte entro il 2025. Tuttavia, un numero sempre maggiore di persone mette in dubbio la capacità delle aziende di mantenere i propri dati al sicuro, con un conseguente calo di fiducia nei confronti delle imprese.
La ricerca di Kaspersky, condotta tra i decision-maker europei del settore IT, mostra che la perdita o l’esposizione di informazioni aziendali e sui clienti a causa di una violazione dei dati è uno dei principali timori per le aziende: il 55% degli intervistati di organizzazioni di tutte le dimensioni ha indicato questo problema come l’aspetto più impegnativo legato alla sicurezza IT. Tra le altre preoccupazioni più comuni ci sono i costi per la protezione di ambienti tecnologici sempre più complessi e i problemi legati all’adozione di infrastrutture cloud, rispettivamente per il 43% e il 38%.
Pensando più in dettaglio alle sfide di sicurezza più diffuse, gli intervistati hanno indicato soprattutto la perdita di dati dai sistemi interni causata da attacchi informatici (17%) e dipendenti (21%). Questi incidenti hanno preceduto l’identificazione di vulnerabilità nel sistema informatico dell’azienda e gli incidenti che hanno interessato l’infrastruttura informatica ospitata da terzi, rilevati rispettivamente dal 20% e dal 19%.
Dato che la protezione dei dati si è trasformata nel problema di sicurezza più allarmante, l’88% degli intervistati europei ritiene che la presenza o l’assenza di policy di trasparenza sia importante per stringere rapporti commerciali con fornitori o collaboratori. Se il 73% delle organizzazioni intervistate in Europa dispone già di politicy di trasparenza, il 77% ha invece confermato di essere pronto a investire risorse per svilupparle ulteriormente.

”Oggi le aziende sono più consapevoli quando si tratta di sicurezza dei dati e un approccio responsabile alla loro gestione sta diventando un elemento essenziale quando si considerano fornitori e collaboratori. Per aiutare i propri clienti e partner a verificare che vengano applicati gli standard richiesti per garantire la sicurezza dei dati, sempre più aziende adottano politicy di trasparenza. Kaspersky è stato uno dei pionieri del settore nella costruzione della fiducia digitale: abbiamo fornito ai nostri stakeholder una serie di strumenti per convalidare l’affidabilità delle nostre soluzioni e delle nostre operazioni aziendali e siamo determinati a collaborare ulteriormente con i nostri partner per trasformare la trasparenza in uno standard di settore per una maggiore resilienza informatica”, ha commentato Yuliya Shlychkova, Head of Public Affairs di Kaspersky.

Per ridurre al minimo il rischio di attacchi e violazioni dei dati per le aziende, Kaspersky consiglia di utilizzare una protezione degli endpoint con una comprovata esperienza che fornisca capacità di rilevamento e risposta alle minacce. Inoltre, i Managed Protection Service aiuteranno le aziende nelle indagini sugli attacchi e nella risposta grazie agli esperti. Per ridurre la probabilità di incidenti causati dai dipendenti, è necessaria anche una formazione completa sulla cybersecurity che mostri come evitare le minacce più comuni.

Per ulteriori informazioni su costi e budget della sicurezza IT nelle aziende nel 2022, è possibile consultare il portale interattivo Kaspersky Calculator. Inoltre, il report completo ”IT Security Economics 2022” è disponibile al seguente link.

Informazioni su Kaspersky

Kaspersky è un’azienda di sicurezza informatica e digital privacy che opera a livello globale fondata nel 1997. La profonda competenza di Kaspersky in materia di threat intelligence e sicurezza si trasforma costantemente in soluzioni e servizi innovativi per proteggere le aziende, le infrastrutture critiche, i governi e gli utenti di tutto il mondo. L’ampio portfolio di soluzioni di sicurezza dell’azienda include la protezione degli Endpoint leader di settore e una serie di soluzioni e servizi specializzati per combattere le minacce digitali sofisticate e in continua evoluzione. Più di 400 milioni di utenti sono protetti dalle tecnologie di Kaspersky e aiutiamo 240.000 clienti aziendali a proteggere ciò che è per loro più importante. Per ulteriori informazioni: https://www.kaspersky.it/

Immediapress è un servizio di diffusione di comunicati stampa in testo originale redatto direttamente dall’ente che lo emette. L’Adnkronos e Immediapress non sono responsabili per i contenuti dei comunicati trasmessi.

ISSN 2465 – 1222
17-FEB-23 11:31

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Privacy Daily, Privacy Daily, Privacy Daily

PRIVACY DAILY 46/2023

La proposta di acquisizione di iRobot (produttore dell’aspirapolvere Roomba) da parte di Amazon potrebbe detestare forti preoccupazioni per la privacy nella Commissione Europea. Lo scrive il Financial Times, sostenendo che la società americana avrebbe ricevuto già una richiesta di informazioni rispetto a questa nuova operazione da 1,7 miliardi di dollari. E questa mossa della Commissione …

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Milano, evento “Fronteggiare la minaccia ransomware nelle organizzazioni finanziarie”

Oggi a Milano per il workshop promosso da ABILab e CERTFin “Fronteggiare la minaccia ransomware nelle organizzazioni finanziarie”. L’incontro è stato l’occasione per approfondire, insieme ad esperti del settore, le fasi che consentono di fronteggiare efficacemente un attacco ransomware.Durante l’evento è stato presentato il CERTFin Ransomware Playbook, che raccoglie numerose best practice presenti in letteratura …

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Hacker usano Telegram per aggirare ChatGpt
Ingannano programma AI con ‘bot’ che creano contenuti malevoli

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(ANSA) – ROMA, 16 FEB – I criminali informatici utilizzano Telegram per aggirare le protezioni poste dal sistema di Intelligenza artificiale ChatGpt, il trend tecnologico del momento, che molti utenti stanno provando. La scoperta è stata fatta dai ricercatori della società di sicurezza Check Point Software. In pratica gli hacker utilizzano dei bot di Telegram, cioè dei sistemi di risposta automatica, che si sono infilati nelle interfacce di programmazione di ChatGpt creando contenuti pericolosi come email di phishing e codici malevoli. Gli aggressori che creano questi sistemi di riposta automatica manomessi, illudono gli utenti con un limite di 20 richieste gratuite poi scatta il pagamento di 5,50 dollari ogni 100 richieste. La società di sicurezza ha scovato alcuni annunci di bot di Telegram nei forum clandestini. “La versione attuale dell’interfaccia di programmazione di OpenAI (azienda che ha lanciato ChatGpt, ndr) è utilizzata da applicazioni esterne e ha pochissime misure anti-abuso”, afferma la società. “OpenAI ha creato barriere e restrizioni per evitare la creazione di contenuti malevoli sulla sua piattaforma – dice Sergey Shykevich, Threat Group Manager di Check Point Software – Tuttavia, i cybercriminali hanno le capacità per aggirare le restrizioni ed è in corso una discussione attiva nei forum clandestini. Dobbiamo essere consapevoli che i criminali informatici continueranno a cercare modi per aggirare le restrizioni di ChatGpt”. (ANSA).
SAM
2023-02-16 13:29 NNNN

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