YouTube Kids: critiche dai legislatori Usa In una lettera all’amministratore delegato di YouTube Susan Wojcicki, il Comitato statunitense per la politica economica e dei consumatori afferma che la piattaforma è piena di “contenuti inappropriati, fortemente commerciali”. Google ha lanciato YouTube Kids nel 2015 come luogo sicuro in cui i bambini possono visualizzare i contenuti adeguati …
#Privacytips | Fuga di dati da Facebook. Qualche suggerimento
Avrete sentito parlare dell’incidente che ha determinato la circolazione incontrollata online dei dati di oltre mezzo miliardo di utenti Facebook. L’Italia è, in Europa, il Paese più colpito con quasi 36 milioni di interessati coinvolti. Ora che succede? Chi può fare cosa? Ma soprattutto cosa può fare ciascuno di noi? Proviamo a fare il punto …
L’intelligenza artificiale per imitare i grandi musicisti del passato
Over the bridge è un’organizzazione canadese impegnata nelle questioni legate alla salute mentale dei musicisti che sembrerebbe essere più a rischio di quella di tante altre categorie. Continua a leggere su Huffington
#PrivacyTips | Online non tutto è per tutti
Nella seconda puntata di #privacytips proviamo a mettere in fila qualche piccolo, piccolissimo suggerimento per i genitori alla guida dei più piccoli – ma anche dei meno grandi – nella scoperta della dimensione digitale. Come sempre poche parole, il più semplici possibile con un solo obiettivo: provare a diffondere educazione e cultura digitali e a …
Scuola o genitori, chi educa i ragazzi sui social?
Lei si chiama Brandi Levy e nel 2017 era una quattordicenne, matricola in una scuola di Mahanoy City, un piccolo comune di meno di cinque mila abitanti in Pennsylvania con un sogno nel cassetto, lo stesso di tante sue coetanee su quella sponda dell’oceano: indossare la divisa da cheerleader della squadra di softball della scuola. …
Privacy Daily – 6 aprile 2021
I siti web di porno online promuovono video “sessualmente violenti” Secondo uno studio, un video porno su otto promosso agli utenti sui principali siti per adulti del Regno Unito è etichettato con testo che descrive atti sessualmente violenti. Un ricercatore ha detto che la prevalenza di descrizioni di stupro, abuso fisico e incesto è stata …
#cosedagarante | L’agenda della settimana (5-11 aprile)
Scrivere un’agenda nel giorno di Pasquetta, prima o poi doveva capitare, era scritto sul calendario. Innanzitutto, ovviamente, auguri. La settimana è iniziata come tutte le altre, con la puntata di oggi di #garantismi, questa volta dedicata al fenomeno del telemarketing, prendendo spunto dalla sanzione milionaria inflitta a Fastweb, non la prima a un operatore di …
#garantismi | Telemarketing: la multa milionaria a Fastweb e il nuovo Registro delle Opposizioni
Il telemarketing continua a far parlare di sé e ad essere teatro di abusi e violazioni della privacy che non fanno bene, innanzitutto, a chi vorrebbe usare anche il telefono per azioni di marketing assolutamente lecite. Finisce, infatti, che ingiustamente telemarketing faccia rima con disturbo, spam e violazioni della privacy. Cosa fare di diverso rispetto …
Lo sapevate che i nostri dispositivi connessi parlano continuamente con i loro produttori?
Google contesta il metodo e i risultati della ricerca, ma un ricercatore del Trinity College di Dublino sostiene che gli smartphone che utilizzano un sistema operativo Android trasmettono appunto a Google venti volte più dati di quelli che gli smartphone che utilizzano un sistema operativo IOS inviano a Apple. Continua a leggere su Huffington
Chi l’ha detto che gli assistenti vocali intelligenti devono essere donna?
Siri, Alexa, Cortana. I nomi degli assistenti vocali intelligenti con i quali ormai conviviamo a casa, in auto, in ufficio e per strada sono tutti femminili e, anche quando il loro nome non è dichiaratamente femminile, la loro voce – almeno quella pre-impostata con la quale escono dalla fabbrica – è una voce di donna, …
Intelligenze artificiali nate male rischiano di crescere peggio
Per insegnare a un algoritmo di intelligenza artificiale a riconoscere una persona armata bisogna dargli in pasto milioni o decine di milioni di immagini di persone armate, persone disarmate e persone che potrebbero sembrare armate ma non lo sono marcando ciascuna di queste immagini come appartenente a una categoria, all’altra o all’altra ancora. Continua a …