Da #cosedagarante tante #cosedavacanza


Dopo un anno, centinaia di post e podcast e decine di video parlando di privacy, futuro, innovazione e democrazia e raccontando la mia attività quotidiana da “un quarto di Garante per la protezione dei dati personali”, oggi, semplicemente, un messaggio nella bottiglia per augurare a tutte/i un po’ di riposo, relax, divertimento e/o serenità o qualsiasi cosa abbiate voglia di vivere nelle vacanze che, per qualcuno, sono appena cominciate, per qualcuno inizieranno presto e, per altri, inizieranno più avanti.

Questo è l’ultimo episodio di #governareilfuturo prima della pausa estiva e questo l’ultimo di #privacydaily. Si ritorna il 31 agosto. Il 30 agosto, invece, ritorna #garantismi. Si ferma anche #privacyweek che torna a settembre in un’edizione rivista e corretta nelle forme e nei contenuti che mi auguro vi piacerà. E sempre a settembre, dopo la puntata zero con Khaby Lame, si parte con “La privacy secondo te”. Ora, davvero, per qualche settimana, motori spenti e solo vela anche se con il vento in poppa!

#cosedagarante vi augura buone vacanze e tante #cosedavacanza!

L’Australia non varerà nuove leggi sull’intelligenza artificiale (per ora)

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Nessuna nuova legge per governare l’intelligenza artificiale.

È la posizione del Governo australiano che, nei giorni scorsi, ha annunciato, per bocca del suo Ministro dell’innovazione, che ritiene che un set di principi etici rimessi all’adesione volontaria di produttori e utilizzatori di soluzioni di intelligenza artificiale sia la scelta giusta.

“Abbiamo già un quadro normativo molto stringente; abbiamo già leggi sulla privacy, abbiamo già leggi sui consumatori, abbiamo già un commissario per i dati, abbiamo già un commissario per la privacy, abbiamo un’Autorità per le pratiche commerciali scorrette. Abbiamo tanti guardrail che orientano e proteggono le nostre attività.”.

Ha detto così Jane Hume, Ministra australiana per l’innovazione nello spiegare la propria posizione.

E ha poi proseguito…

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Privacy Daily – 31 luglio 2021

Maxi multa ad Amazon per violazione norme Ue privacy

L’autorità lussemburghese per la protezione dei dati ha inflitto una multa record ad Amazon da 746 milioni di euro, per violazione delle norme Ue sulla privacy. Lo rende noto la stessa società, precisando di essere “fortemente in disaccordo con la sentenza dell’Autorità per la Privacy lussemburghese Cnpd” e annuncia ricorso. “La decisione relativa al modo in cui mostriamo ai clienti pubblicità rilevante, si basa su interpretazioni soggettive e inedite della normativa europea sulla privacy e la sanzione proposta è del tutto sproporzionata anche rispetto a tale interpretazione”, aggiunge Amazon.

https://www.reuters.com/business/retail-consumer/amazon-hit-with-886-million-eu-data-privacy-fine-2021-07-30/


Cookie: le FAQ aggiornate

Cosa sono i cookies? I cookie sono stringhe di testo che i siti web visitati dagli utenti (cd. Publisher, o “prime parti”) ovvero siti o web server diversi (cd. “terze parti”) posizionano ed archiviano all’interno del dispositivo terminale dell’utente medesimo, perché siano poi ritrasmessi agli stessi siti alla visita successiva. Cookie e le FAQ aggiornate sul sito del Garante www.garanteprivacy.it.

https://www.garanteprivacy.it/faq/cookie


New York: DoorDash, Uber Eats dovranno condividere i dati personali dei clienti con i ristoranti

I sostenitori della privacy sul piede di guerra per un nuovo disegno di legge del Consiglio di New York che costringerebbe DoorDash, Uber Eats e app simili, utilizzate principalmente per la consegna del cibo, a condividere i dati personali dei clienti con i ristoranti. La città di New York ha anche limitato le tariffe di queste app di consegna allo scopo di sostenere i ristoranti a sopravvivere alla pandemia da COVID-19.

https://www.engadget.com/new-york-city-food-delivery-caps-extended-145712985.html

Basta un post e la disinformazione diventa benzina sul fuoco.

A volte, spesso per la verità, basta un post, su un social network qualsiasi per scatenare un autentico inferno sulle strade e poco conta che il post in questione racconti un fatto vero o semplicemente verosimile.

Los Angeles è generalmente considerata una città moderna e culturalmente evoluta anche in termini di rispetto garantito alla comunità gay, lesbo e trans ma, nei giorni scorsi, è bastato un post su Instagram a trasformare le sue strade in un autentico campo di battaglia.

Il post in questione raccontava, con una manciata di parole e un paio di fotogrammi piuttosto ambigui, di alcune donne che si sarebbero trovate un uomo nudo, in un’area a loro dedicata, in una SPA.

L’uomo, in realtà – sempre stando al post – sarebbe stato una trans.

Impossibile, sin qui, verificare l’attendibilità della notizia.

La SPA nega la presenza di trans nella struttura il giorno del presunto incidente.

Ma tanto è bastato perché il post diventasse virale, fosse letteralmente adottato dalle associazioni e dai movimenti dell’estrema destra che lo hanno utilizzato come pretesto per organizzare proteste e manifestazioni in strada e lanciare un’autentica caccia alle trans che la polizia ha impiegato due giorni a sedare.

Impossibile, sin qui, anche rintracciare l’autore del post la cui identità è rimasta celata dietro al nome di fantasia scelto per il proprio profilo Instagram.

Ma intanto gli scontri in strada ci sono stati davvero…

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Privacy Daily – 30 luglio 2021

FTC, Erie Meyer: linea dura sull’abuso nell’utilizzo dei dati

Durante il suo evento annuale PrivacyCon, il capo del dipartimento tecnologia della Federal Trade Commission degli Stati Uniti, Erie Meyer, ha affermato che l’Agenzia potrebbe colpire le aziende che abusano nell’utilizzo di dati non sono ad con sanzioni economiche ma anche rispetto ai loro modelli di business.

FTC official warns of seizing algorithms ‘juiced by ill-gotten data’ – Protocol — The people, power and politics of tech


Il business degli annunci di Facebook resiste al giro di vite sulla privacy di Apple

Facebook sembra resistere al giro di vite imposta da Apple, anzi i ricavi pubblicitari per il social network sono aumentati del 56% su base annua per un totale di 28,6 miliardi di dollari nel secondo trimestre di quest’anno. Ma sarà sempre così?

‘Marketers have to shift their expectations’: Despite turmoil in parts, Facebook’s ads business holds up against Apple’s privacy crackdown – Digiday


La CNIL ha inflitto una multa di 400.000 euro alla Monsanto

La CNIL ha inflitto una multa da 400mila euro alla Monsanto, la società biotecnologica statunitense, che avrebbe detenuto un file contenente informazioni personali di 200 persone senza informarle dei dati raccolti. Le informazioni raccolte includevano le occupazioni delle persone, l’indirizzo aziendale e il numero di telefono, nonché il numero di cellulare personale e l’indirizzo e-mail.

Fichier de lobbying : sanction de 400 000 euros à l’encontre de la société MONSANTO | CNIL

Figli di un Dio minore online

Il 26 luglio, negli Stati Uniti d’America, si è festeggiato il 31° anniversario della legge sulle disabilità e il Presidente Biden ne ha ricordato la centralità per la democrazia in un discorso alla Casa Bianca.

Online, a margine dell’evento, si è colta l’occasione per una riflessione che vale la pena importare anche da questa parte dell’oceano e fare nostra senza riserve.

Mai come nell’ultimo anno, con la pandemia che avanzava e il lockdown che ci rendeva prigionieri delle nostre case abbiamo toccato con mano le straordinarie opportunità che la dimensione digitale ci mette a disposizione.

Difficile immaginare come il mondo – ma basti pensare al nostro Paese – sarebbe sopravvissuto alla tragedia che lo ha travolto se non ci fosse stato Internet.

E per chi non l’ha vissuto è difficile – se non, ormai, impossibile – pensare a come sarebbe stata la sua pandemia se, per una ragione qualsiasi, non avesse avuto la possibilità di dialogare con lo Stato online, di fare acquisti attraverso le piattaforme di e-commerce, di ordinare cibo a casa via app, di leggere le edizioni digitali dei giornali o di socializzare nelle piattaforme di social network.

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Privacy Daily – 29 luglio 2021

USA: legge federale sulla privacy per il futuro dei flussi di dati

“Dobbiamo semplicemente emanare una legge nazionale uniforme sulla privacy dei dati dei consumatori”, ha detto il rappresentante degli Stati Uniti Suzan DelBene, D-Wash., durante l’indirizzo principale di un evento della Brookings Institution “Flussi di dati transatlantici: cosa succede dopo lo scudo UE-USA per la privacy”. DelBene ha continuato: “Senza standard federali, gli stati stanno andando a questo da soli, abbiamo bisogno di una legislazione federale che fornisca uno standard nazionale di protezione, indipendentemente dallo stato in cui ti trova. Un mosaico di leggi statali non funzionerà nel nostro mondo digitale, sarà incredibilmente complesso per le aziende, in particolare le piccole imprese, e non ci aiuterà a negoziare un nuovo quadro per i flussi di dati transatlantici”.

Federal privacy law important to long-term future of data flows (iapp.org)


UE: L’EDPB adotta una decisione di risoluzione delle controversie relativa a Whatsapp Ireland

Durante la sua ultima sessione plenaria, l’EDPB ha adottato una decisione di risoluzione delle controversie relative a Whatsapp Ireland Limited sulla base dell’articolo 65, paragrafo 1, lettera a del Regolamento generale sulla protezione dei dati (regolamento (UE) 2016/679) (GDPR). L’EDPB ha osservato che il progetto di decisione era stato emesso in risposta a un’indagine volta a verificare se Whatsapp avesse rispettato gli obblighi di trasparenza di cui agli articoli 12, 13 e 14 del GDPR. In relazione allo stesso, l’EDPB ha sottolineato che alcune autorità di vigilanza avevano sollevato obiezioni ai sensi dell’articolo 60 del GDPR e che la DPC non era stata in grado di raggiungere un consenso, pertanto aveva deferito la questione all’EDPB che, di conseguenza, ha adottato la sua decisione vincolante che affronta il merito delle obiezioni in linea con i requisiti dell’articolo 4, paragrafo 24, del GDPR.

EDPB adopts Art. 65 decision regarding WhatsApp Ireland | European Data Protection Board (europa.eu)


Gli ungheresi protestano contro la presunta sorveglianza illegale con spyware Pegasus

Circa 1.000 ungheresi hanno protestato lunedì per le accuse secondo cui il governo ha usato spyware Pegasus per la sorveglianza illegale di personaggi pubblici in Ungheria. Un rapporto di un gruppo di 17 organizzazioni media internazionali e Amnesty International ha affermato che lo spyware Pegasus, realizzato e concesso in licenza dalla società israeliana NSO, è stato utilizzato nell’hacking e nei tentativi di hackerare smartphone appartenenti a giornalisti, attivisti per i diritti umani e funzionari governativi in diversi paesi.

Hungarians protest against alleged illegal surveillance with Pegasus spyware | Reuters


Offrono aiuto per dimagrire, ma cercano sesso

Milioni di persone, in tutto il mondo, sono affette da problemi diversi di disordini alimentari e, spesso, più spesso di quanto si possa immaginare, cercano aiuto online finendo con il diventare vittima di predatori sessuali senza scrupoli.

Molte di queste persone, probabilmente più della metà, sono adolescenti.

Se si ha un problema, se risolvere quel problema diventa importante per noi, magari un’autentica ossessione, ci si ritrova inesorabilmente deboli, fragili, vulnerabili davanti a chi promette di aiutarci a risolverlo con successo e, magari, persino in fretta.

I predatori sessuali lo sanno, lo hanno capito da tempo e ne approfittano.

Le storie che rimbalzano dall’universo dei social network sono, più o meno, l’una eguale all’altra.

Tutto comincia…

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Privacy Daily – 28 luglio 2021

Per un’etica dell’intelligenza artificiale

Dal riconoscimento facciale discriminatorio alle violazioni della privacy, sviluppare, implementare l’intelligenza artificiale in modo sicuro ed etico è fondamentale per la crescita delle aziende e per il mantenimento di un vantaggio competitivo. L’etica nella governance dell’Intelligenza artificiale è sempre più percepito come imperativo aziendale, ma come sensibilizzare alla consapevolezza collettiva?

Everyone in Your Organization Needs to Understand AI Ethics (hbr.org)


Facebook presenta l’iniziativa data protection assessment

La valutazione della protezione dei dati consiste in un questionario che chiede agli sviluppatori come proteggano, condividino e utilizzino i dati della piattaforma. “Questo è il prossimo passo tra diverse iniziative che abbiamo introdotto nell’ultimo anno per garantire impegno e progressi verso la privacy e la sicurezza dei dati delle persone”, ha scritto Kelly Stonelake, Product Marketing Director di Facebook in un post sul blog.

Introducing Data Protection Assessment (facebook.com)


India: nuova proroga del disegno di legge per la protezione dei dati

La commissione mista del Parlamento (JCP) che delibera sul disegno di legge indiano sulla protezione dei dati personali (PDP) ha ricevuto la quinta proroga per presentare la sua relazione sul disegno di legge.

JPC gets time to present report on personal data protection bill (livemint.com)